Sono terminate le primarie! Non nascondo che avevo molte perplessità sullo svolgimento delle primarie dei parlamentari. Tempi limitati, periodo complicato, timore di spese elettorali eccessive ed invece sono state ancora una volta una scelta azzeccata. Un grande esercizio democratico e la dimostrazione che in questo Paese c'è ancora tanta gente che ha fiducia nella politica, quella vera non la sua patologia.
A Ferrara 9535 votanti 99 seggi decine di volontari che hanno sacrificato tempo e impegni familiari, un bel risultato. Un'organizzazione perfetta grazie a chi ci ha lavorato con competenza e passione. Un'ulteriore dimostrazione che la passione e la fiducia possono risolvere le situazioni più difficili.
Una competizione con Gian Carlo Malacarne e Davide Bellotti corretta fatta con reciproca stima. Davide ha fatto il pieno a Comacchio, Gian Carlo a dimostrazione delle sue qualità di amministratore ha spopolato a Massa e fatto bene nell'area del Delta. Sorprendente Paola Boldrini, la vera rivelazione che incarna forse anche la domanda di novità, bene quanto me Teresa Bertuzzi che ha dimostrato in tutta la Provincia quanto le sue doti umane e professionali siano state apprezzate.
Per quel che mi riguarda sono molto soddisfatto: complessivamente 5208 su 9535 sono il 54 % che hanno espresso la preferenza per me; in città oltre il 73 % , 2695 su 3653 votanti , ma anche ad Argenta il 71% Mirabello e Ostellato il 70 % e Ro il 75 % e Santagostino oltre il 76 %, il posto dove sono stato più indicato 112 voti su 146 votanti.
Nei singoli seggi il 90 % ad Anita, il 96 % a Burana, quasi l'86 % a Barco , l'80 % in Via Campana, l'82 % a Casumaro , il 94 % in Corso Isonzo oltre l'83% a San Luca, l'80 % in via Arginone , l'84 % a Francolino , quasi l'80 % a Pontelagoscuro, l'87 % a Sabbioni , quasi l'80 % in Via Bologna l'81 % al Parco, l'85 % a Chiesanuova.
Insomma un risultato che ritengo straordinario merito di tutti i volontari degli elettori e del partito democratico e anche un pò del mio lavoro.
Ora siamo all'inizio ci attende una campagna elettorale difficile che ci dovrà portare a governare il Paese. Qualcosa è cambiato avanti così !!
31/12/12
Finite le primarie adesso la sfida più importante
27/12/12
Scrivi Bratti se pensi che possa essere il candidato di Ferrara al Parlamento
Alcune notizie su Alessandro Bratti, candidato alle Primarie del Partito Democratico per il Parlamento.
Alessandro Bratti è nato a Ferrara il 4 maggio 1958. E’ sposato con Rita e ha un figlio di 18 anni, Massimiliano.
Laureato con lode in Scienze Agrarie presso l’Università di Bologna, PHD in Entomologia agraria, ha svolto attivitàdi ricerca in Italia (Università di Bologna) e all’estero (U.S.D.A a Weslaco, Texas). Dal novembre 2001 èRicercatore presso l’Università di Ferrara, dove insegna "Sviluppo sostenibile e contabilità ambientale".
Nel 1994 è nominato Assessore del Comune di Ferrara prima con delega allo Sport, Ambiente e
Decentramento, poi dal 1999 sino al 2006 con delega all’Ambiente e alla Mobilità.
Durante questo periodo la città di Ferrara, la sola in Italia, ha ottenuto il premio europeo "Città sostenibili" da parte della Commissione Europea.
E’ nel 1999 tra i fondatori del Coordinamento Agenda 21 Locale. Nel febbraio del 2003 ne diviene il Presidente, partecipando a molte iniziative tra le quali, nel 2002 il World Summit di Johannesburg.
Nel Febbraio 2006 viene chiamato a ricoprire il ruolo di Direttore generale di ARPA Emilia-Romagna. Da aprile 2008 è Deputato per il PD.
Molti i gruppi di lavoro e commissioni nazionali e internazionali dove è stato componente: il Comitato di studio per la revisione del decreto legislativo 152, la Commissione per la Contabilità ambientale del Ministero dell’Economia e delle Finanze. E’ stato rappresentante dell’AICCRE Associazione Italiana dei Comuni, delle Province e delle Regioni d’Europa nella Commissione Ambiente e Sviluppo sostenibile della CEMR (Council of European Municipalities and Regions) e componente della Commissione Ambiente dell’ANCI.
Ha scritto alcuni libri sui temi della sostenibilità, tra cui “Gestire i beni comuni” e “Governance e Conflitti a Scala Locale. Dalla e oltre l’esperienza di Agenda 21” entrambi editi da Edizioni Ambiente.
Da sempre giocatore e appassionato di pallavolo, è attualmente vice Presidente della 4TORRI 1947.
Attualmente è membro della VIII Commissione Ambiente della Camera e Capogruppo del PD nella Commissione Bicamerale di inchiesta sui traffici illeciti collegati alla gestione del ciclo dei rifiuti.
Ricopre inoltre la carica di Responsabile Ambiente ed Energia del PD emiliano romagnolo, mentre da maggio 2010 è responsabile per le politiche di gestione dei rifiuti del PD nazionale.
Ha contribuito a far siglare il secondo Accordo di Programma sul Petrolchimico di Ferrara, a far finanziare il progetto di collegamento bus Ferrara-Ospedale di Cona, a far finanziare i lavori di ripristino della Ferrara-Mare, a far entrare Ferrara nel “cratere” del terremoto.
Scrivi Bratti sulla scheda alle Primarie del 30 Dicembre 2012
Alessandro Bratti è nato a Ferrara il 4 maggio 1958. E’ sposato con Rita e ha un figlio di 18 anni, Massimiliano.
Laureato con lode in Scienze Agrarie presso l’Università di Bologna, PHD in Entomologia agraria, ha svolto attivitàdi ricerca in Italia (Università di Bologna) e all’estero (U.S.D.A a Weslaco, Texas). Dal novembre 2001 èRicercatore presso l’Università di Ferrara, dove insegna "Sviluppo sostenibile e contabilità ambientale".
Nel 1994 è nominato Assessore del Comune di Ferrara prima con delega allo Sport, Ambiente e
Decentramento, poi dal 1999 sino al 2006 con delega all’Ambiente e alla Mobilità.
Durante questo periodo la città di Ferrara, la sola in Italia, ha ottenuto il premio europeo "Città sostenibili" da parte della Commissione Europea.
E’ nel 1999 tra i fondatori del Coordinamento Agenda 21 Locale. Nel febbraio del 2003 ne diviene il Presidente, partecipando a molte iniziative tra le quali, nel 2002 il World Summit di Johannesburg.
Nel Febbraio 2006 viene chiamato a ricoprire il ruolo di Direttore generale di ARPA Emilia-Romagna. Da aprile 2008 è Deputato per il PD.
Molti i gruppi di lavoro e commissioni nazionali e internazionali dove è stato componente: il Comitato di studio per la revisione del decreto legislativo 152, la Commissione per la Contabilità ambientale del Ministero dell’Economia e delle Finanze. E’ stato rappresentante dell’AICCRE Associazione Italiana dei Comuni, delle Province e delle Regioni d’Europa nella Commissione Ambiente e Sviluppo sostenibile della CEMR (Council of European Municipalities and Regions) e componente della Commissione Ambiente dell’ANCI.
Ha scritto alcuni libri sui temi della sostenibilità, tra cui “Gestire i beni comuni” e “Governance e Conflitti a Scala Locale. Dalla e oltre l’esperienza di Agenda 21” entrambi editi da Edizioni Ambiente.
Da sempre giocatore e appassionato di pallavolo, è attualmente vice Presidente della 4TORRI 1947.
Attualmente è membro della VIII Commissione Ambiente della Camera e Capogruppo del PD nella Commissione Bicamerale di inchiesta sui traffici illeciti collegati alla gestione del ciclo dei rifiuti.
Ricopre inoltre la carica di Responsabile Ambiente ed Energia del PD emiliano romagnolo, mentre da maggio 2010 è responsabile per le politiche di gestione dei rifiuti del PD nazionale.
Ha contribuito a far siglare il secondo Accordo di Programma sul Petrolchimico di Ferrara, a far finanziare il progetto di collegamento bus Ferrara-Ospedale di Cona, a far finanziare i lavori di ripristino della Ferrara-Mare, a far entrare Ferrara nel “cratere” del terremoto.
Scrivi Bratti sulla scheda alle Primarie del 30 Dicembre 2012
26/12/12
Mi ricandido ...
come saprai il 30 Dicembre si svolgeranno le primarie per i Parlamentari organizzate dal Partito Democratico. Abbiamo deciso di svolgere queste primarie perché l’attuale legge elettorale non consente ai cittadini di scegliersi i propri rappresentanti alla Camera e al Senato.
Ho deciso di ricandidarmi perché sono convinto di aver fatto un buon lavoro anche se all’opposizione, nel campo ambientale e sui temi della legalità. Mi sono impegnato molto sul territorio soprattutto riguardo ai temi legati al terremoto svolgendo un ruolo di coordinamento tra i parlamentari e il Commissario straordinario Errani. Tante le cose fatte che puoi trovare nell’ampia documentazione sul sito attuale http://alessandrobratti.blogspot.it ma tante ne rimangono da fare soprattutto se vinceremo le elezioni del prossimo 24 Febbraio. Ti chiedo di votarmi perché penso di avere le caratteristiche per poter dare un ulteriore contributo alla mia comunità e al mio Partito. Competenza, disponibilità e capacità di far parte di una squadra sono le mie caratteristiche migliori.
Potrai scegliere fra cinque candidati, tre uomini e due donne, scrivendo sulla scheda il nome di un uomo e quello di una donna.
Se ritieni io possa essere il candidato migliore SCRIVI BRATTI sulla scheda che ti verrà consegnata al seggio
Un ringraziamento sincero
Alessandro Bratti
21/12/12
Candidati alle primarie
(PD Ferrara) Alla Sala di San Girolamo dei Gesuati di via Madama 40 – Ferrara, sabato 22 dicembre, alle 11.30, i Parlamentari ferraresi PD
Maria Teresa Bertuzzi
e
Alessandro Bratti
rispettivamente al Senato e alla Camera dal 2008 e candidati alle primarie del 30 dicembre, rendiconteranno in un incontro pubblico i loro 5 anni di mandato. Bertuzzi e Bratti saranno intervistati da Dalia Bighinati, direttrice del TG di Telestense, che si concentrerà sul rapporto tra le azioni del Governo e il territorio, anche in prospettiva futura.
20/12/12
Ricerca: Bratti (PD), sospendere progetto LYONDELLBASELL Ferrara
(AGENPARL) - Roma, 20 dic - "La questione del progetto di riorganizzazione dell'attività di ricerca della Lyondellba sell di Ferrara è stata oggetto oggi di un intervento in Aula alla Camera dell'on. Alessandro Bratti che ha chiesto al presidente della Camera di intervenire presso il ministro Passera perché intervenga su i vertici dell'Azienda al fine di sospendere il processo di riorganizzazione in attesa di un nuovo esecutivo che uscirà dalle prossime consultazioni elettorali. Bratti ha poi ricordato come il giorno 13 dicembre 2012 si è svolto a Roma l'incontro tra la società LYONDELLBASELL e le OO.SS Nazionali e Territoriali di FILCTEM- FEMCA e UILCEM assistita dal Coordinamento nazionale delle RSU di Ferrara, Brindisi, Milano. L'azienda ha presentato un progetto di riorganizzazione delle attività di Ricerca nel sito di Ferrara che poggia su una strategia di orientamento delle attività legata all'andamento dei singoli business. La conseguenza di tale impostazione determina una riduzione del budget di circa il 25% pari a 11 milioni di euro e un esubero annunciato di circa 105 posizioni. Le OO.SS. hanno dichiarato la netta contrarietà rispetto all'impostazione del progetto che depotenzia le attività di Ricerca soprattutto sui quei prodotti che il mercato considera delle commodityes e che, proprio per tale motivo, dovrebbero essere invece oggetto di ulteriori investimenti per rinnovare la loro potenzialità di mercato". Così il deputato PD in una nota.
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19/12/12
Ecomafie alla lavagna da Estense.com
La scuola politica del Pd ferrarese chiude il suo “anno
scolastico”- di riprenderà già a gennaio – con una “lezione”sulle ecomafie
tenuta dal deputato Alessandro Bratti.
Resto del post
Quasi due ore di intervento per Bratti, già direttore
generale di Arpa Emilia Romagna, attualmente componente della Commissione
parlamentare di inchiesta sulle attività illecite nel ciclo dei rifiuti e
dunque intervenuto in qualità di esperto.
“La gestione dei rifiuti è un problema tecnico banale
-ha affermato- ma in Italia si è creato un sistema parallelo molto forte e
difficile da aggredire”. Un sistema che nel suo complesso prende il nome di ‘ecomafia’,
un neologismo coniato da Legambiente per indicare le attività di associazioni
criminali dedite al traffico e allo smaltimento illegale dei rifiuti, all’abusivismo
edilizio su larga scala, ma anche alle contraffazioni in agricoltura
(agromafie) e tanto altro.
“Nel 1989 l’allora Ministro dell’ambiente (che esisteva
da appena tre anni) Giorgio Ruffolo denunciava che il 25% dei rifiuti industriali
prodotto ogni anno scompariva letteralmente nel nulla”. Si scoprì poi che quel
nulla erano gli stati in via di sviluppo dell’Africa e del Sud America. Le
mafie hanno capito prima di tutti come e dove fare business con “una felice
intuizione imprenditoriale, individuando nel campo ambientale un terreno simile
a quello della droga che produce nove miliardi e mezzo di euro di fatturato,
tre solo dalla gestione dei rifiuti”. Buchi legislativi su cui operare,
connivenze, ma anche proposte economicamente allettanti per le imprese: “in
Veneto,grazie anche agli elevati costi per lo smaltimento dei rifiuti
industriali, si assistendo a uno spostamento di tali rifiuti verso i
paesi dell’est Europa, dove le regole sono più blande”.
“Lo smaltimento illecito dei rifiuti è un problema che
non riguarda solo il sud -ha continuato il deputato- ma anche le regioni del
nord, a partire dalla Toscana e dalla Lombardia, e l’Emilia non è esclusa. Non
bisogna pensare di essere immuni o che il problema non ci riguardi”.
Una vera e propria gestione parallela che crea una in
Italia una situazione di perenne emergenza e in cui i tantissimi commissari
preposti di volta in volta alla soluzione del problema non hanno fatto altro
che aggravare tutto: “nel momento in cui l’amministrazione locale non funziona
si passa al commissariamento, ma questo non ha fatto altro che far drenare
elevate quantità di denaro aprendo portoni alle infiltrazioni mafiose”. Non
basta, perché il sistema è talmente radicato che “le grandi società di raccolta
e gestione dei rifiuti diventano luoghi in cui si crea il consenso elettorale
tramite assunzioni, appalti senza gare e altri strumenti” generando così una
forma di consenso clientelare.
L’attualità dell’ Ilva di Taranto serve infine a Bratti
per parlare dei tanti Sin (siti di interesse nazionale) sparsi per tutta l’Italia:
“57 di essi inclusi nella hot list dal
ministero valgono il 3% dell’intero territorio nazionale, e nell’unico
considerato bonificato, l’Acna di Cengio in Liguria, i cui rifiuti, trasportati
dai ‘Casalesi’ sono stati ritrovati a Giugliano, in Campania, ad avvelenare le
falde acquifere”.
Il grande problema secondo il parlamentare del Pd è l’assenza
di strumenti normativi veramente utili per contrastare le ecomafie: “la mafia
approfitta dell’assenza di un quadro normativo chiaro e coerente, nel codice
penale mancano dei veri e propri reati ambientali e bisogna codificare bene
quello di disastro ambientale”.
18/12/12
Oggi in Aula
Discussione del disegno
di legge: Conversione in legge del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207,
recante disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli
di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse
strategico nazionale. (A.C. 5617-A-qui il mio intervento)
17/12/12
Scuola di Politica a Ferrara
(PD Ferrara) Si conclude “l’anno scolastico 2012″ con l’ultimo apputamento della Scuola di Politica del PD di Ferrara previsto per lunedì 17 dicembre, alle ore 21:00, presso la sede dell’Unione Provinciale di Ferrara di Viale Krasnodar 25.
In questa lezione, dal titolo “Mafie ed Ecomafie” il “docente” sarà Alessandro Bratti, Deputato PD, nonchè Capogruppo Commissione d’Inchiesta sul ciclo dei rifiuti alla Camera dei Deputati.
La Scuola di Politica ripartirà a fine gennaio con il terzo blocco tematico dedicato ai rapporti etici e politici tra Stato e Chiesa.
13/12/12
Il mio intervento in Commissione sul Decreto Ilva
Alessandro BRATTI
(PD), preliminarmente, ritiene indispensabile accennare ad alcuni fatti
politici e giudiziari, più o meno recenti, relativi alla vicenda dell’ILVA di
Taranto che, a suo avviso, debbono essere tenuti ben presenti oggi, nel momento
in cui il Parlamento è chiamato a discutere del decreto-legge in titolo.
In tal senso, per
quel che riguarda i fatti di rilievo politico ricorda anzitutto che, fin dall’ottobre
2008, l’allora Ministro Prestigiacomo aveva assunto precisi impegni davanti
alla VIII Commissione circa il contenuto dell’autorizzazione integrata
ambientale, già allora all’esame del suo dicastero, ma rilasciata, con grave
ritardo, solo nell’agosto del 2011. Incidentalmente, inoltre, ricorda che in
quell’occasione egli stesso aveva chiesto, senza alcun risultato, al Ministro
Prestigiacomo di smentire la fondatezza delle
notizie di stampa che riferivano di incontri in sede istruttoria che vedevano
coinvolti i vertici dell’ILVA e, al tempo stesso, escludevano gli organismi di
controllo ambientale operanti sul territorio.
Sottolinea, quindi, la
gravità della successiva iniziativa normativa assunta dal Ministro
Prestigiacomo che, modificando la normativa allora in vigore, ha consentito, in
modo inaccettabile, di differire fino al 31 dicembre 2012 l’obbligo per le
aziende coinvolte – e, in primis,
per l’ILVA di Taranto – di non superare il valore di 1 nanogrammo (miliardesimo
di grammo) per metro cubo nelle emissioni di benzo(a)pirene. Al riguardo,
denuncia altresì il fatto che una risoluzione, da lui stesso presentata insieme
alla collega Zamparutti, per ripristinare la previgente normativa venne
respinta dalla Commissione grazie al voto dell’allora maggioranza par-
lamentare, a seguito dell’espressione di un parere contrario del Ministero dell’ambiente
sulla medesima risoluzione.
Quanto ai fatti di
rilievo giudiziario che oggi vanno tenuti ben presenti, ricorda anzitutto che i
primi provvedimenti giudiziari e le prime sentenze sul caso ILVA, sui danni
provocati all’ambiente e alla salute dei cittadini risalgono al 1982, quando la
magistratura tarantina emise le prime condanne nei confronti dell’ITAL- SIDER,
allora proprietaria dello stabili- mento siderurgico di quella città. Ricorda,
inoltre, che da allora più volte l’autorità giudiziaria è intervenuta e che gli
atti e i provvedimenti della magistratura sono rimasti privi di conseguenze
relativamente alla bonifica delle aree inquinate e alla tutela dell’ambiente e
della salute dei cit- tadini. Sottolinea come le vicende giudiziarie richiamate
costituiscano gli antefatti dei recenti provvedimenti di sequestro di cui oggi
si parla e dei quali anche il decreto-legge in esame si occupa.
Alessandro BRATTI (PD), richiamando quanto già detto prima della sospensione della seduta e in considerazione della ristrettezza dei tempi a disposizione delle Commissioni per l’esame del provvedi- mento in titolo, conclude la breve ricostruzione della vicenda dell’ILVA, sottolineando due dati a suo avviso entrambi gravi e inaccettabili: il primo riguarda il fatto che la proprietà dello stabilimento, compresa quella attuale, non ha mai in- teso adempiere alle prescrizioni contenute nei provvedimenti emessi nel corso dei decenni dalla magistratura; il secondo riguarda la circostanza che per tutta la legislatura in corso, la politica, e più precisamente il Ministero dell’ambiente e il Governo Berlusconi non hanno mai voluto affrontare seriamente la questione dell’ILVA, della bonifica dei siti inquinati, della ambientalizzazione e della riqualificazione del territorio della città di Taranto.
Avviandosi, quindi, alla conclusione, passa a enucleare le principali criticità con- tenute nel decreto-legge in esame, soffermandosi in particolare su quattro aspetti, il primo dei quali relativo al fatto che in tale provvedimento d’urgenza mancano del tutto misure dirette a salvaguardare per l’oggi e per il futuro la salute dei cittadini di Taranto, a partire da uno scrupoloso screening della popolazione, unanimemente invocato sul territorio quale misura indispensabile sotto il profilo sia della prevenzione che della mitigazione del rischio sanitario. In secondo luogo sottolinea come nel decreto-legge non sia stato ancora raggiunto un punto di equilibrio nel rapporto fra auto- rità di governo e autorità giudiziaria, e come occorra fare ogni sforzo per evitare che il provvedimento in esame finisca per diventare, al di là delle intenzioni, un pericoloso precedente.
In terzo luogo critica la definizione poco chiara della struttura e delle competenze della figura del Garante che si sommano a un insufficiente grado di coinvolgimento degli organismi di controllo ambientale, a partire dall’ARPA regionale. Infine, osserva che le sanzioni previste in caso di mancato rispetto delle prescrizioni dell’AIA da parte della proprietà dello stabilimento, a fronte del pessimo comportamento fin qui tenuto dalla stessa, debbano essere graduate in modo più stringente se davvero si vuole conservare un sufficiente ed accettabile grado di effettività e di efficacia.