Sono terminate le primarie! Non nascondo che avevo molte perplessità sullo svolgimento delle primarie dei parlamentari. Tempi limitati, periodo complicato, timore di spese elettorali eccessive ed invece sono state ancora una volta una scelta azzeccata. Un grande esercizio democratico e la dimostrazione che in questo Paese c'è ancora tanta gente che ha fiducia nella politica, quella vera non la sua patologia.
A Ferrara 9535 votanti 99 seggi decine di volontari che hanno sacrificato tempo e impegni familiari, un bel risultato. Un'organizzazione perfetta grazie a chi ci ha lavorato con competenza e passione. Un'ulteriore dimostrazione che la passione e la fiducia possono risolvere le situazioni più difficili.
Una competizione con Gian Carlo Malacarne e Davide Bellotti corretta fatta con reciproca stima. Davide ha fatto il pieno a Comacchio, Gian Carlo a dimostrazione delle sue qualità di amministratore ha spopolato a Massa e fatto bene nell'area del Delta. Sorprendente Paola Boldrini, la vera rivelazione che incarna forse anche la domanda di novità, bene quanto me Teresa Bertuzzi che ha dimostrato in tutta la Provincia quanto le sue doti umane e professionali siano state apprezzate.
Per quel che mi riguarda sono molto soddisfatto: complessivamente 5208 su 9535 sono il 54 % che hanno espresso la preferenza per me; in città oltre il 73 % , 2695 su 3653 votanti , ma anche ad Argenta il 71% Mirabello e Ostellato il 70 % e Ro il 75 % e Santagostino oltre il 76 %, il posto dove sono stato più indicato 112 voti su 146 votanti.
Nei singoli seggi il 90 % ad Anita, il 96 % a Burana, quasi l'86 % a Barco , l'80 % in Via Campana, l'82 % a Casumaro , il 94 % in Corso Isonzo oltre l'83% a San Luca, l'80 % in via Arginone , l'84 % a Francolino , quasi l'80 % a Pontelagoscuro, l'87 % a Sabbioni , quasi l'80 % in Via Bologna l'81 % al Parco, l'85 % a Chiesanuova.
Insomma un risultato che ritengo straordinario merito di tutti i volontari degli elettori e del partito democratico e anche un pò del mio lavoro.
Ora siamo all'inizio ci attende una campagna elettorale difficile che ci dovrà portare a governare il Paese. Qualcosa è cambiato avanti così !!
31/12/12
Finite le primarie adesso la sfida più importante
27/12/12
Scrivi Bratti se pensi che possa essere il candidato di Ferrara al Parlamento
Alcune notizie su Alessandro Bratti, candidato alle Primarie del Partito Democratico per il Parlamento.
Alessandro Bratti è nato a Ferrara il 4 maggio 1958. E’ sposato con Rita e ha un figlio di 18 anni, Massimiliano.
Laureato con lode in Scienze Agrarie presso l’Università di Bologna, PHD in Entomologia agraria, ha svolto attivitàdi ricerca in Italia (Università di Bologna) e all’estero (U.S.D.A a Weslaco, Texas). Dal novembre 2001 èRicercatore presso l’Università di Ferrara, dove insegna "Sviluppo sostenibile e contabilità ambientale".
Nel 1994 è nominato Assessore del Comune di Ferrara prima con delega allo Sport, Ambiente e
Decentramento, poi dal 1999 sino al 2006 con delega all’Ambiente e alla Mobilità.
Durante questo periodo la città di Ferrara, la sola in Italia, ha ottenuto il premio europeo "Città sostenibili" da parte della Commissione Europea.
E’ nel 1999 tra i fondatori del Coordinamento Agenda 21 Locale. Nel febbraio del 2003 ne diviene il Presidente, partecipando a molte iniziative tra le quali, nel 2002 il World Summit di Johannesburg.
Nel Febbraio 2006 viene chiamato a ricoprire il ruolo di Direttore generale di ARPA Emilia-Romagna. Da aprile 2008 è Deputato per il PD.
Molti i gruppi di lavoro e commissioni nazionali e internazionali dove è stato componente: il Comitato di studio per la revisione del decreto legislativo 152, la Commissione per la Contabilità ambientale del Ministero dell’Economia e delle Finanze. E’ stato rappresentante dell’AICCRE Associazione Italiana dei Comuni, delle Province e delle Regioni d’Europa nella Commissione Ambiente e Sviluppo sostenibile della CEMR (Council of European Municipalities and Regions) e componente della Commissione Ambiente dell’ANCI.
Ha scritto alcuni libri sui temi della sostenibilità, tra cui “Gestire i beni comuni” e “Governance e Conflitti a Scala Locale. Dalla e oltre l’esperienza di Agenda 21” entrambi editi da Edizioni Ambiente.
Da sempre giocatore e appassionato di pallavolo, è attualmente vice Presidente della 4TORRI 1947.
Attualmente è membro della VIII Commissione Ambiente della Camera e Capogruppo del PD nella Commissione Bicamerale di inchiesta sui traffici illeciti collegati alla gestione del ciclo dei rifiuti.
Ricopre inoltre la carica di Responsabile Ambiente ed Energia del PD emiliano romagnolo, mentre da maggio 2010 è responsabile per le politiche di gestione dei rifiuti del PD nazionale.
Ha contribuito a far siglare il secondo Accordo di Programma sul Petrolchimico di Ferrara, a far finanziare il progetto di collegamento bus Ferrara-Ospedale di Cona, a far finanziare i lavori di ripristino della Ferrara-Mare, a far entrare Ferrara nel “cratere” del terremoto.
Scrivi Bratti sulla scheda alle Primarie del 30 Dicembre 2012
Alessandro Bratti è nato a Ferrara il 4 maggio 1958. E’ sposato con Rita e ha un figlio di 18 anni, Massimiliano.
Laureato con lode in Scienze Agrarie presso l’Università di Bologna, PHD in Entomologia agraria, ha svolto attivitàdi ricerca in Italia (Università di Bologna) e all’estero (U.S.D.A a Weslaco, Texas). Dal novembre 2001 èRicercatore presso l’Università di Ferrara, dove insegna "Sviluppo sostenibile e contabilità ambientale".
Nel 1994 è nominato Assessore del Comune di Ferrara prima con delega allo Sport, Ambiente e
Decentramento, poi dal 1999 sino al 2006 con delega all’Ambiente e alla Mobilità.
Durante questo periodo la città di Ferrara, la sola in Italia, ha ottenuto il premio europeo "Città sostenibili" da parte della Commissione Europea.
E’ nel 1999 tra i fondatori del Coordinamento Agenda 21 Locale. Nel febbraio del 2003 ne diviene il Presidente, partecipando a molte iniziative tra le quali, nel 2002 il World Summit di Johannesburg.
Nel Febbraio 2006 viene chiamato a ricoprire il ruolo di Direttore generale di ARPA Emilia-Romagna. Da aprile 2008 è Deputato per il PD.
Molti i gruppi di lavoro e commissioni nazionali e internazionali dove è stato componente: il Comitato di studio per la revisione del decreto legislativo 152, la Commissione per la Contabilità ambientale del Ministero dell’Economia e delle Finanze. E’ stato rappresentante dell’AICCRE Associazione Italiana dei Comuni, delle Province e delle Regioni d’Europa nella Commissione Ambiente e Sviluppo sostenibile della CEMR (Council of European Municipalities and Regions) e componente della Commissione Ambiente dell’ANCI.
Ha scritto alcuni libri sui temi della sostenibilità, tra cui “Gestire i beni comuni” e “Governance e Conflitti a Scala Locale. Dalla e oltre l’esperienza di Agenda 21” entrambi editi da Edizioni Ambiente.
Da sempre giocatore e appassionato di pallavolo, è attualmente vice Presidente della 4TORRI 1947.
Attualmente è membro della VIII Commissione Ambiente della Camera e Capogruppo del PD nella Commissione Bicamerale di inchiesta sui traffici illeciti collegati alla gestione del ciclo dei rifiuti.
Ricopre inoltre la carica di Responsabile Ambiente ed Energia del PD emiliano romagnolo, mentre da maggio 2010 è responsabile per le politiche di gestione dei rifiuti del PD nazionale.
Ha contribuito a far siglare il secondo Accordo di Programma sul Petrolchimico di Ferrara, a far finanziare il progetto di collegamento bus Ferrara-Ospedale di Cona, a far finanziare i lavori di ripristino della Ferrara-Mare, a far entrare Ferrara nel “cratere” del terremoto.
Scrivi Bratti sulla scheda alle Primarie del 30 Dicembre 2012
26/12/12
Mi ricandido ...
come saprai il 30 Dicembre si svolgeranno le primarie per i Parlamentari organizzate dal Partito Democratico. Abbiamo deciso di svolgere queste primarie perché l’attuale legge elettorale non consente ai cittadini di scegliersi i propri rappresentanti alla Camera e al Senato.
Ho deciso di ricandidarmi perché sono convinto di aver fatto un buon lavoro anche se all’opposizione, nel campo ambientale e sui temi della legalità. Mi sono impegnato molto sul territorio soprattutto riguardo ai temi legati al terremoto svolgendo un ruolo di coordinamento tra i parlamentari e il Commissario straordinario Errani. Tante le cose fatte che puoi trovare nell’ampia documentazione sul sito attuale http://alessandrobratti.blogspot.it ma tante ne rimangono da fare soprattutto se vinceremo le elezioni del prossimo 24 Febbraio. Ti chiedo di votarmi perché penso di avere le caratteristiche per poter dare un ulteriore contributo alla mia comunità e al mio Partito. Competenza, disponibilità e capacità di far parte di una squadra sono le mie caratteristiche migliori.
Potrai scegliere fra cinque candidati, tre uomini e due donne, scrivendo sulla scheda il nome di un uomo e quello di una donna.
Se ritieni io possa essere il candidato migliore SCRIVI BRATTI sulla scheda che ti verrà consegnata al seggio
Un ringraziamento sincero
Alessandro Bratti
21/12/12
Candidati alle primarie
(PD Ferrara) Alla Sala di San Girolamo dei Gesuati di via Madama 40 – Ferrara, sabato 22 dicembre, alle 11.30, i Parlamentari ferraresi PD
Maria Teresa Bertuzzi
e
Alessandro Bratti
rispettivamente al Senato e alla Camera dal 2008 e candidati alle primarie del 30 dicembre, rendiconteranno in un incontro pubblico i loro 5 anni di mandato. Bertuzzi e Bratti saranno intervistati da Dalia Bighinati, direttrice del TG di Telestense, che si concentrerà sul rapporto tra le azioni del Governo e il territorio, anche in prospettiva futura.
20/12/12
Ricerca: Bratti (PD), sospendere progetto LYONDELLBASELL Ferrara
(AGENPARL) - Roma, 20 dic - "La questione del progetto di riorganizzazione dell'attività di ricerca della Lyondellba sell di Ferrara è stata oggetto oggi di un intervento in Aula alla Camera dell'on. Alessandro Bratti che ha chiesto al presidente della Camera di intervenire presso il ministro Passera perché intervenga su i vertici dell'Azienda al fine di sospendere il processo di riorganizzazione in attesa di un nuovo esecutivo che uscirà dalle prossime consultazioni elettorali. Bratti ha poi ricordato come il giorno 13 dicembre 2012 si è svolto a Roma l'incontro tra la società LYONDELLBASELL e le OO.SS Nazionali e Territoriali di FILCTEM- FEMCA e UILCEM assistita dal Coordinamento nazionale delle RSU di Ferrara, Brindisi, Milano. L'azienda ha presentato un progetto di riorganizzazione delle attività di Ricerca nel sito di Ferrara che poggia su una strategia di orientamento delle attività legata all'andamento dei singoli business. La conseguenza di tale impostazione determina una riduzione del budget di circa il 25% pari a 11 milioni di euro e un esubero annunciato di circa 105 posizioni. Le OO.SS. hanno dichiarato la netta contrarietà rispetto all'impostazione del progetto che depotenzia le attività di Ricerca soprattutto sui quei prodotti che il mercato considera delle commodityes e che, proprio per tale motivo, dovrebbero essere invece oggetto di ulteriori investimenti per rinnovare la loro potenzialità di mercato". Così il deputato PD in una nota.
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19/12/12
Ecomafie alla lavagna da Estense.com
La scuola politica del Pd ferrarese chiude il suo “anno
scolastico”- di riprenderà già a gennaio – con una “lezione”sulle ecomafie
tenuta dal deputato Alessandro Bratti.
Resto del post
Quasi due ore di intervento per Bratti, già direttore
generale di Arpa Emilia Romagna, attualmente componente della Commissione
parlamentare di inchiesta sulle attività illecite nel ciclo dei rifiuti e
dunque intervenuto in qualità di esperto.
“La gestione dei rifiuti è un problema tecnico banale
-ha affermato- ma in Italia si è creato un sistema parallelo molto forte e
difficile da aggredire”. Un sistema che nel suo complesso prende il nome di ‘ecomafia’,
un neologismo coniato da Legambiente per indicare le attività di associazioni
criminali dedite al traffico e allo smaltimento illegale dei rifiuti, all’abusivismo
edilizio su larga scala, ma anche alle contraffazioni in agricoltura
(agromafie) e tanto altro.
“Nel 1989 l’allora Ministro dell’ambiente (che esisteva
da appena tre anni) Giorgio Ruffolo denunciava che il 25% dei rifiuti industriali
prodotto ogni anno scompariva letteralmente nel nulla”. Si scoprì poi che quel
nulla erano gli stati in via di sviluppo dell’Africa e del Sud America. Le
mafie hanno capito prima di tutti come e dove fare business con “una felice
intuizione imprenditoriale, individuando nel campo ambientale un terreno simile
a quello della droga che produce nove miliardi e mezzo di euro di fatturato,
tre solo dalla gestione dei rifiuti”. Buchi legislativi su cui operare,
connivenze, ma anche proposte economicamente allettanti per le imprese: “in
Veneto,grazie anche agli elevati costi per lo smaltimento dei rifiuti
industriali, si assistendo a uno spostamento di tali rifiuti verso i
paesi dell’est Europa, dove le regole sono più blande”.
“Lo smaltimento illecito dei rifiuti è un problema che
non riguarda solo il sud -ha continuato il deputato- ma anche le regioni del
nord, a partire dalla Toscana e dalla Lombardia, e l’Emilia non è esclusa. Non
bisogna pensare di essere immuni o che il problema non ci riguardi”.
Una vera e propria gestione parallela che crea una in
Italia una situazione di perenne emergenza e in cui i tantissimi commissari
preposti di volta in volta alla soluzione del problema non hanno fatto altro
che aggravare tutto: “nel momento in cui l’amministrazione locale non funziona
si passa al commissariamento, ma questo non ha fatto altro che far drenare
elevate quantità di denaro aprendo portoni alle infiltrazioni mafiose”. Non
basta, perché il sistema è talmente radicato che “le grandi società di raccolta
e gestione dei rifiuti diventano luoghi in cui si crea il consenso elettorale
tramite assunzioni, appalti senza gare e altri strumenti” generando così una
forma di consenso clientelare.
L’attualità dell’ Ilva di Taranto serve infine a Bratti
per parlare dei tanti Sin (siti di interesse nazionale) sparsi per tutta l’Italia:
“57 di essi inclusi nella hot list dal
ministero valgono il 3% dell’intero territorio nazionale, e nell’unico
considerato bonificato, l’Acna di Cengio in Liguria, i cui rifiuti, trasportati
dai ‘Casalesi’ sono stati ritrovati a Giugliano, in Campania, ad avvelenare le
falde acquifere”.
Il grande problema secondo il parlamentare del Pd è l’assenza
di strumenti normativi veramente utili per contrastare le ecomafie: “la mafia
approfitta dell’assenza di un quadro normativo chiaro e coerente, nel codice
penale mancano dei veri e propri reati ambientali e bisogna codificare bene
quello di disastro ambientale”.
18/12/12
Oggi in Aula
Discussione del disegno
di legge: Conversione in legge del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207,
recante disposizioni urgenti a tutela della salute, dell'ambiente e dei livelli
di occupazione, in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse
strategico nazionale. (A.C. 5617-A-qui il mio intervento)
17/12/12
Scuola di Politica a Ferrara
(PD Ferrara) Si conclude “l’anno scolastico 2012″ con l’ultimo apputamento della Scuola di Politica del PD di Ferrara previsto per lunedì 17 dicembre, alle ore 21:00, presso la sede dell’Unione Provinciale di Ferrara di Viale Krasnodar 25.
In questa lezione, dal titolo “Mafie ed Ecomafie” il “docente” sarà Alessandro Bratti, Deputato PD, nonchè Capogruppo Commissione d’Inchiesta sul ciclo dei rifiuti alla Camera dei Deputati.
La Scuola di Politica ripartirà a fine gennaio con il terzo blocco tematico dedicato ai rapporti etici e politici tra Stato e Chiesa.
13/12/12
Il mio intervento in Commissione sul Decreto Ilva
Alessandro BRATTI
(PD), preliminarmente, ritiene indispensabile accennare ad alcuni fatti
politici e giudiziari, più o meno recenti, relativi alla vicenda dell’ILVA di
Taranto che, a suo avviso, debbono essere tenuti ben presenti oggi, nel momento
in cui il Parlamento è chiamato a discutere del decreto-legge in titolo.
In tal senso, per
quel che riguarda i fatti di rilievo politico ricorda anzitutto che, fin dall’ottobre
2008, l’allora Ministro Prestigiacomo aveva assunto precisi impegni davanti
alla VIII Commissione circa il contenuto dell’autorizzazione integrata
ambientale, già allora all’esame del suo dicastero, ma rilasciata, con grave
ritardo, solo nell’agosto del 2011. Incidentalmente, inoltre, ricorda che in
quell’occasione egli stesso aveva chiesto, senza alcun risultato, al Ministro
Prestigiacomo di smentire la fondatezza delle
notizie di stampa che riferivano di incontri in sede istruttoria che vedevano
coinvolti i vertici dell’ILVA e, al tempo stesso, escludevano gli organismi di
controllo ambientale operanti sul territorio.
Sottolinea, quindi, la
gravità della successiva iniziativa normativa assunta dal Ministro
Prestigiacomo che, modificando la normativa allora in vigore, ha consentito, in
modo inaccettabile, di differire fino al 31 dicembre 2012 l’obbligo per le
aziende coinvolte – e, in primis,
per l’ILVA di Taranto – di non superare il valore di 1 nanogrammo (miliardesimo
di grammo) per metro cubo nelle emissioni di benzo(a)pirene. Al riguardo,
denuncia altresì il fatto che una risoluzione, da lui stesso presentata insieme
alla collega Zamparutti, per ripristinare la previgente normativa venne
respinta dalla Commissione grazie al voto dell’allora maggioranza par-
lamentare, a seguito dell’espressione di un parere contrario del Ministero dell’ambiente
sulla medesima risoluzione.
Quanto ai fatti di
rilievo giudiziario che oggi vanno tenuti ben presenti, ricorda anzitutto che i
primi provvedimenti giudiziari e le prime sentenze sul caso ILVA, sui danni
provocati all’ambiente e alla salute dei cittadini risalgono al 1982, quando la
magistratura tarantina emise le prime condanne nei confronti dell’ITAL- SIDER,
allora proprietaria dello stabili- mento siderurgico di quella città. Ricorda,
inoltre, che da allora più volte l’autorità giudiziaria è intervenuta e che gli
atti e i provvedimenti della magistratura sono rimasti privi di conseguenze
relativamente alla bonifica delle aree inquinate e alla tutela dell’ambiente e
della salute dei cit- tadini. Sottolinea come le vicende giudiziarie richiamate
costituiscano gli antefatti dei recenti provvedimenti di sequestro di cui oggi
si parla e dei quali anche il decreto-legge in esame si occupa.
Alessandro BRATTI (PD), richiamando quanto già detto prima della sospensione della seduta e in considerazione della ristrettezza dei tempi a disposizione delle Commissioni per l’esame del provvedi- mento in titolo, conclude la breve ricostruzione della vicenda dell’ILVA, sottolineando due dati a suo avviso entrambi gravi e inaccettabili: il primo riguarda il fatto che la proprietà dello stabilimento, compresa quella attuale, non ha mai in- teso adempiere alle prescrizioni contenute nei provvedimenti emessi nel corso dei decenni dalla magistratura; il secondo riguarda la circostanza che per tutta la legislatura in corso, la politica, e più precisamente il Ministero dell’ambiente e il Governo Berlusconi non hanno mai voluto affrontare seriamente la questione dell’ILVA, della bonifica dei siti inquinati, della ambientalizzazione e della riqualificazione del territorio della città di Taranto.
Avviandosi, quindi, alla conclusione, passa a enucleare le principali criticità con- tenute nel decreto-legge in esame, soffermandosi in particolare su quattro aspetti, il primo dei quali relativo al fatto che in tale provvedimento d’urgenza mancano del tutto misure dirette a salvaguardare per l’oggi e per il futuro la salute dei cittadini di Taranto, a partire da uno scrupoloso screening della popolazione, unanimemente invocato sul territorio quale misura indispensabile sotto il profilo sia della prevenzione che della mitigazione del rischio sanitario. In secondo luogo sottolinea come nel decreto-legge non sia stato ancora raggiunto un punto di equilibrio nel rapporto fra auto- rità di governo e autorità giudiziaria, e come occorra fare ogni sforzo per evitare che il provvedimento in esame finisca per diventare, al di là delle intenzioni, un pericoloso precedente.
In terzo luogo critica la definizione poco chiara della struttura e delle competenze della figura del Garante che si sommano a un insufficiente grado di coinvolgimento degli organismi di controllo ambientale, a partire dall’ARPA regionale. Infine, osserva che le sanzioni previste in caso di mancato rispetto delle prescrizioni dell’AIA da parte della proprietà dello stabilimento, a fronte del pessimo comportamento fin qui tenuto dalla stessa, debbano essere graduate in modo più stringente se davvero si vuole conservare un sufficiente ed accettabile grado di effettività e di efficacia.
29/11/12
Ambiente, modifiche al codice sbloccate, si va avanti
IN COMMISSIONE ALLA CAMERA PASSA LA LINEA DEL RELATORE BRATTI (Public Policy) - Roma, 28 nov - Passa la linea del relatore, Alessandro Bratti, Pd, sulle modifiche del Codice dell'ambiente (il decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152) contenute nel nuovo testo a prima firma di Manuela Lanzarin, Lega e Monica Faenzi, Pdl (C. 4240 /B e C. 5060). La commissione Ambiente della Camera ha votato ieri pomeriggio le modifiche proposte dal relatore. | |||
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28/11/12
Sanità:PD, appello a Balduzzi: più attenzione a rischi campi elettromagnetici
(9Colonne) Roma, 28 nov - "Sono in forte aumento, soprattutto nelle città, i
campi elettromagnetici generati dal dilagare delle nuove tecnologie: facciamo
appello al ministro della Salute affinché non sia consentita nessuna forma di
semplificazione delle norme se non si potenziano parallelamente i controlli. La nostra denuncia nasce dal fatto che il recente Decreto Sviluppo allenta le maglie dei controlli e della fissazione dei limiti consentiti. Questo è molto grave e chiediamo al ministro Balduzzi, che ha dato prova di sensibilità sul tema della prevenzione dei rischi per la salute causati dall'amianto, di esercitare la massima vigilanza". Lo ha detto in Aula Alessandro Bratti, capogruppo del Pd nella commissione Ecomafie, il quale ricorda che "l'Organizzazione mondiale della sanità ha evidenziato che i campi elettromagnetici non vanno sottovalutati rispetto alla salute umana ed ha inserito i campi a radiofrequenza, cioè quelli emessi dai cellulari, fra i possibili agenti cancerogeni per l'uomo a causa dell'aumento del rischio di tumori cerebrali come il glioma (40 per cento di rischio per un uso di 30 minuti al giorno per almeno 10 anni). In Italia la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza della Corte di Appello di Brescia del 22.12.2009 che condannò l'INAIL a corrispondere ad un manager la rendita per malattia professionale prevista per l'invalidità all'80% legata all'uso di cordless e cellulari per motivi professionali; la sentenza rappresenta un decisivo passo verso il riconoscimento completo dei reali rischi per la salute da esposizione alle onde elettromagnetiche;anche le indicazioni fornite dal Consiglio d'Europa e dalla IARC/OMS indicano le radiofrequenze come possibili cancerogeni. Percià chiediamo a questo governo, e al ministro della Sanità in particolare, di rivedere la nuova normativa riguardante le misurazioni dei campi elettromagnetici che di fatto attualmente annulla il principio di precauzione raccomandato dall'Unione europea. Non si possono allentare le tutele ambientali e non si può mettere a rischio la salute della popolazione". | |||
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23/11/12
18/11/12
15/11/12
14/11/12
10/11/12
A Francolino
(PD Ferrara) Il Circolo PD di Francolino organizza, in vista delle Primarie del 25 novembre, un importante momento informativo e di confronto
Sabato 10 novembre alle ore 15,
presso la sede del Circolo in via dei Calzolai 595
Alessandro Bratti, Eric Zaghini e Mascia Morsucci (rispettivamente dei Comitati per Bersani, Renzi e Puppato) si confronteranno sui programmi dei tre esponenti del PD, a meno di un mese dalle elezioni Primarie.
09/11/12
08/11/12
Rifiuti: Freda dichiarazioni demagogiche, Clini superficiale e incauto
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Question time sull’emergenza rifiuti a Roma
(ER) Rifiuti Parma. Bratti: Piano Freda doveva arrivare prima
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07/11/12
Rifiuti: Roma; Giarda, vaglio ipotesi trasporto fuori regione
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06/11/12
Nasce il comitato "green" per Pierluigi Bersani
04/11/12
02/11/12
Oggi in Commissione alla Camera
Oggi in
Commissione V e I congiunta alla Camera è stato approvato un emendamento
all’art. 11 al decreto 174 riguardo all’inserimento dei comuni capoluogo di
Ferrara e Mantova nel cratere del terremoto: “Ai fini della migliore attuazione e
della corretta interpretazione di quanto disposto dall’articolo 67-septies del
decreto legge 22 Giugno 2012 n 83, convertito, con modificazione della legge 7
Agosto 2012 n 134, all’allegato 1 del decreto del Ministero dell’economia e
delle finanze 1 Giugno 2012 sono inseriti nell’elenco delle rispettive province
i seguenti comuni: Ferrara e Mantova”.
Il
dispositivo a prime firme Franceschini e Bratti tende a chiarire una situazione già
precostituita grazie anche ad un ordine del giorno approvato dalla Camera dei
Deputati a prima firma Bratti
presentato qualche mese fa. Ora
l’iter prevede il passaggio definitivo del provvedimento complessivo che
riguarda la conversione in legge del decreto 174 che riguarda la finanza
pubblica in aula alla Camera dove molto probabilmente il Governo metterà la
fiducia.
(ER) PD. Montanari: parole violente, Marattin tragga conseguente
E BRATTI SI SCUSA CON VENDOLA "A NOME DELLA COMUNITA' FERRARESE" (DIRE) Bologna, 2 nov. - Monta l'imbarazzo e il fastidio, dentro al Pd, per le parole shock dell'assessore comunale al Bilancio, Luigi Marattin, contro il leader di Sel, Nichi Vendola. Tanto che il consigliere regionale del Pd, Roberto Montanari, afferma: "La frase con cui Marattin si rivolge a Vendola e' di una violenza inaudita. Spero se ne renda conto e ne tragga tutte le conseguenze". Affermazioni, quelle dell'ex segretario regionale dei Ds, che di fatto assomigliano molto a una richiesta di dimissioni per Marattin. Intanto, via Twitter, il deputato ferrarese del Pd Alessandro Bratti, chiede scusa a Vendola per le parole del suo concittadino e collega di partito, "sono certo a nome anche della comunita' che mi ha votato". | |||
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Rifiuti: PD, Clini intervenga su gestione rifiuti Roma e Lazio
(AGENPARL) - Roma, 31 ott - "Chiediamo al ministro Clini di fare una proposta chiara sulla gestione dei rifiuti a Roma e nel Lazio che risente ancora delle scelte negative fatte dal governo Berlusconi. Esse rischiano di compromettere ulteriormente la situazione che è già molto critica". Lo dichiarano Raffaella Mariani, capigruppo Pd in commissione Ambiente e Alessandro Bratti, deputato Pd in commissione d'inchiesta sulle Attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti. "Gli svariati errori commessi dal governo precedente - continuano i deputati democratici - rischiano di far precipitare la regione Lazio nello stato d'emergenza, già preannunciato da tempo. Malagrotta rappresenta a tal riguardo un caso eclatante: in quanto discarica esaurita, non rispetta le direttive comunitarie e utilizza impianti non a norma.
Come ha ricordato il ministro Clini, l'attuale situazione è il risultato di scelte politiche sbagliate, come nel caso dei rifiuti campani la cui gestione fu affidata alla Lega Nord e al precedente Governo, venendo meno ad un'adeguata operazione di soccorso e a un accordo trasparente fra le Regioni. Queste scelte, come hanno messo in luce le indagini della magistratura, pesano tutt'oggi sulla Regione e sull'amministrazione dei rifiuti a Roma. Chiediamo perciò un intervento che possa tutelare una volta per tutte da un'amministrazione inefficiente nei confronti dei cittadini e dell'ambiente, promuovendo la raccolta differenziata".
Come ha ricordato il ministro Clini, l'attuale situazione è il risultato di scelte politiche sbagliate, come nel caso dei rifiuti campani la cui gestione fu affidata alla Lega Nord e al precedente Governo, venendo meno ad un'adeguata operazione di soccorso e a un accordo trasparente fra le Regioni. Queste scelte, come hanno messo in luce le indagini della magistratura, pesano tutt'oggi sulla Regione e sull'amministrazione dei rifiuti a Roma. Chiediamo perciò un intervento che possa tutelare una volta per tutte da un'amministrazione inefficiente nei confronti dei cittadini e dell'ambiente, promuovendo la raccolta differenziata".
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31/10/12
Dal verbale della Commissione ecomafie....
Da ALESSANDRO MILITA, Sostituto procuratore della Repubblica
presso il tribunale di Napoli
"
È evidente negli atti trasmessi, in
particolare nella memoria a supporto
della richiesta di trascrizione delle intercettazioni riguardanti
Cosentino Nicola imputato di associazione mafiosa che Impregeco, ente composto
da Ce-4, da Napoli 1 e da Napoli 3, era una società di fatto diretta da Nicola
Cosentino.
Nell’ambito dei rapporti tra Nicola
Cosentino e soggetti terzi c’era Giulio Facchi, soggetto direttamente
controllato e pilotato da Chianese Cipriano, individuato come antagonista della
cordata Impregeco, che ha sostanzialmente monopolizzato il mercato, escludendo
FIBE Campania e FIBE dalla possibilità di gestire le discariche come previsto
dal contratto.
Attraverso un incontro tra Chianese
Cipriano e Cosentino Nicola è però stato raggiunto un accordo transattivo tra i
due gruppi apparentemente contrapposti, che da lì a poco avrebbero agito in
unità. Da lì a poco la Resit sarebbe stata acquisita dal Consorzio Napoli 3 e
lo Stato italiano, attraverso il Consorzio territoriale Napoli 3, avrebbe
assunto i costi teorici e i rischi del disastro ambientale e dell’avvelenamento
che riguardava Giuliano e la discarica Resit.
Fortunatamente la Resit sarebbe stata sequestrata di lì a
poco e quindi la responsabilità, che avrebbe avuto interamente lo Stato nel
gestire un avvelenamento delle falde consumato da altri, si sarebbe quindi
ridotta. Questo è un esempio, ma è tutto documentato nella memoria depositata.
E ancora riguardo alla Bonifica del SIN dell'Ancna di Cengio a proposito del traffico di rifiuti dal Nord al Sud.."
Dice sempre Milita " Anche qui volevo rapidamente
rappresentare un altro dato sintomatico in tema di bonifica. In questo caso il
problema delle bonifiche è marcato, perché in questa discarica (si riferisce alla Discarica Resit a Giuliano) sono state
smaltite 30.700 tonnellate di rifiuti provenienti dalla bonifica dell’ACNA di
Cengio, che si è attuata traslando il danno ambientale da Cengio a Giuliano,
attraverso tutta una serie di condotte artificiose, modulando e modificando i
vecchi FIR per evitare lo svelamento della reale sostanza smaltita all’interno
della Resit."
30/10/12
Il mio intervento al network "Routes" all'Università di Ferrara
Alcune riflessioni sullo
sviluppo sostenibile oggi…
Da Silent spring di Rachel
Carson nel 1962, passando attraverso al rapporto Bruntland (1987) che definisce
in maniera semplice ma efficace il significato di sviluppo sostenibile, al
Summit più importante, quello di Rio nel 1992, per arrivare al grande tema dei
cambiamenti climatici, l’ambientalismo scientifico ha subito un evoluzione
importante. Da fenomeno di denuncia ad
unica possibilità per un nuovo sviluppo dell’umanità. Ambiente come il
principale bene comune da preservare ma anche grande opportunità per le nuove
generazioni di affrontare il futuro con ottimismo. Rio (1992) è stato il summit
più importante perché qui viene lanciata Agenda 21, si impostano le prime
politiche a tutela della biodiversità , si inizia a parlare di cambiamenti
climatici. Viene declinato in tutti i suoi aspetti il tema della sostenibilità
come unica alternativa alla crescita basata sul consumo delle risorse
finite.
Patto inter e
intragenerazionale, osmosi fra paesi sviluppati e non, responsabilità condivisa
stanno alla base dei tre pilastri della sostenibilità: economia, ambiente e
sociale. La dichiarazione di Rio rimane una pietra miliare della sostenibilità.
27 punti che mettono al centro l’uomo, che presuppongono l’eliminazione delle
povertà come condicio sine qua non
per raggiungere lo sviluppo. Un approccio che presuppone una forte
interdisciplinarietà, una fusione di saperi troppo spesso separati che non
possono affrontare i problemi posti da una società sempre più complessa. D’altronde,
nella stessa definizione di capitale naturale, parametro basilare insieme al
lavoro e al capitale prodotto dall’uomo della sostenibilità, troviamo non solo
i sistemi naturali ma anche ad esempio il patrimonio artistico culturale.
Accanto al sapere in senso
tradizionale occorre affiancare altri temi primo fra tutti la grande richiesta
di partecipazione dei cittadini nelle forme e nei modi più disparati. Non
esiste sostenibilità senza condivisione dei processi Tanto più in un momento di
crisi, una crisi economica ma anche di valori che colpisce soprattutto le democrazie
del mondo occidentale. In queste società oggi il sentimento più comune è la paura. La paura è il più potente nemico della ragione. Paura e
ragione sono entrambe essenziali per la sopravvivenza dell’essere umano, ma la
relazione che li lega è asimmetrica: la ragione talvolta può dissipare la
paura, ma la paura spesso spazza via la ragione” Al Gore. (2007) . Questo porta una società a chiudersi, ad
andare, come dice Tiezzi (1999), parlando di termodinamica, verso la morte
termica. “Un paese, una nazione, un sistema che fa del proprio isolamento, del
rifiuto della contaminazione culturale, dello stare su posizioni
fondamentaliste e di conservazione, un dogma politico è destinato
all’autodistruzione. La difesa eccessiva della propria diversità, vedi lo
sviluppo di movimenti politici identitari e secessionisti o la perdita delle
diversità, vedi la globalizzazione selvaggia e l’affermarsi di un pensiero unico
sono due aspetti dice Tiezzi della stessa stupidaggine termodinamica che porta
all’autodistruzione sociale.
Il
mondo accademico quindi è chiamato a svolgere un ruolo fondamentale nella
società proprio per aiutare a dissipare la paura ed affrontare il futuro con
ottimismo. Sempre di più i cittadini vogliono essere partecipi del proprio
destino, sempre di più cercano risposte rassicuranti, sempre più sono
preoccupati per la loro salute e per quella dei loro figli. Dobbiamo trovare un
nuovo modo per dare vita ad un confronto sincero e non manipolativo sul nostro
futuro. Per esempio, dobbiamo smettere di tollerare il rifiuto e l’uso distorto
del sapere scientifico. Dobbiamo insistere affinché si smetta di fare un uso cinico di ricerche
pseudoscientifiche evidentemente falsificate allo scopo esplicito di confondere il pubblico nel tentativo
di discernere la verità, come sottolinea sempre Al Gore (2007). In questo
percorso occorre un impegno del mondo universitario e della ricerca più
puntuale, uno sforzo per mettersi al servizio delle proprie comunità. E’
indispensabile che i decisori politici a tutti i livelli svolgano quel ruolo di
coordinamento dei vari portatori di interesse necessario per poter affrontare le
complessità tipiche della nostra società. E’ una sfida possibile, decisiva! Se
da un lato avremo sempre di più necessità di sviluppare il campo delle scienze
cosiddette dure, riversando sull’innovazione tecnologica questo lavoro,
dall’altro, se vogliamo che la sostenibilità sia un processo vincente diventa sempre
più fondamentale incrementare l’apporto
di discipline più legate alle scienze sociali, alle scienze politiche,
alla psicologia alla sociologia che consentano di rinforzare la partecipazione
delle comunità ai processi di trasformazione.
Abbiamo
bisogno di una nuova cultura della responsabilità e della sostenibilità cosi
come riportato da Dondi (2011). Dove per Cultura della
Responsabilità si intende quella condizione nella quale la Società nel
suo insieme si comporta con responsabilità e prende iniziative concrete per far
fronte ai problemi presenti e futuri. In questo senso possiamo distinguerla dal
“Senso di Responsabilità” che riguarda piuttosto i singoli individui.
“Responsabilità” significa poi capacità di “rispondere”, il che comporta anche una capacità di “ascoltare” e quindi un’attenzione
costante rivolta ai problemi.
Per Cultura della
Sostenibilità si intende una fase più avanzata rispetto alla Cultura
della Responsabilità, che consiste in un nuovo paradigma di organizzazione
della società e di comportamento dei singoli individui in cui le esigenze
sociali, ambientali ed economiche sono contemporaneamente soddisfatte. Dalla
compatibilità economica e sociale, si genera un sistema equo; da quella ambientale ed economica si genera una condizione
realizzabile, da quella sociale
ed ambientale si genera una condizione vivibile:
la contemporanea realizzazione di queste tre condizioni genera un sistema “sostenibile”. Alcuni aggiungono altri
sottoinsiemi ma, la sostanza non cambia significativamente. E ancora importante
è la nascita in questi anni di una “Scienza” della Sostenibilità il cui oggetto
di studio è l’interazione tra sistemi
naturali e sistemi sociali. La sostenibilità riguarda molti settori,
quali quelli dell’organizzazione della vita collettiva, della produzione ed
utilizzazione dei beni, della comunicazione .
E ancora sempre per citare Al Gore (2007) diventa importante l’informazione. “ Una cittadinanza ben interconnessa è formata da uomini e donne
che discutono e dibattono idee e progetti , verificando continuamente la
validità delle informazioni e delle impressioni ricevute gli uni dagli altri,
al pari di quelle ricevute dal proprio governo. Nessuna cittadinanza può essere
ben informata senza un flusso costante di oneste informazioni e senza la
possibilità di partecipare a pieno titolo alla discussione delle scelte che la
società deve compiere”
29/10/12
25/10/12
Un nuovo comitato "Emilia Romagna ecoconsapevole per Bersani"
Siamo amministratori, ricercatori, imprenditori, liberi professionisti, convinti che l’Italia può superare la crisi, attraverso una nuova cultura dei beni comuni, un’idea di sviluppo responsabile, che pongano al centro il tema del lavoro e della occupazione.
L’armonizzazione di ambiente e lavoro passa attraverso alcune sfide:
Ti chiediamo quindi di condividere i contenuti di questo documento aderendo formalmente al Comitato “Emilia-Romagna ecoconsapevole per Bersani” accedendo al sito erecoconsapevole.blogspot.com
Le politiche ambientali possono diventare uno strumento per coniugare tutela del territorio, qualità di vita e nuova occupazione.
La regione Emilia-Romagna per l’elevato livello di servizi e benessere diffuso è il laboratorio ideale per progettare una società dove ambiente e lavoro siano un’opportunità di crescita economica.
L’armonizzazione di ambiente e lavoro passa attraverso alcune sfide:
- arrestare il consumo di suolo;
- sviluppare una società che privilegi la riduzione, il recupero e il riciclo dei rifiuti;
- risparmio energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili;
- nuovo modello di governance delle multi-utility pubbliche;
- una rete di trasporto pubblico sostenibile ed efficiente.
Riteniamo che questi temi debbano essere affrontati già nei programmi per le Primarie del centro-sinistra, e li abbiamo declinati a livello nazionale e regionale, affinché la regione Emilia-Romagna possa essere il motore di un nuovo modello di sviluppo responsabile.
Tra i diversi candidati all’interno della coalizione del centro sinistra riteniamo Pierluigi Bersani il più adeguato a impostare politiche riformiste concrete che consentano di avviare il Paese verso un percorso più sostenibile. Gli chiediamo durante questa campagna delle primarie di considerare questi temi prioritari e di coniugare la sua concretezza con la visione di sviluppo responsabile della società.
Presentazione dell'impianto fotovoltaico
Congresso Ecologisti Democratici Ravenna
"Circolo Ivo Ricci Maccarini"
Il 26 ottobre 2012, ore 18.30, presso la Sala Piazza Rinascita, in via Maggiore 71, si svolgerà il Congresso della nostra associazione.
Saranno con noi l’on. Alessandro Bratti, impegnato attivamente in Parlamento sulle tematiche ambientali, e il segretario provinciale del PD, Alberto Pagani.
Vi invitiamo a scaricare il documento congressuale, articolato in due parti: il documento politico (“Il futuro dell’Italia ha un cuore verde”) e il documento “programmatico”, che riprende le “10 proposte per l’Italia” presentate già nei mesi scorsi.
Il documento congressuale, sottoposto a discussione, è un documento aperto.
Può essere integrato e modificato da emendamenti votati nei congressi di circolo, e arricchito da ordini del giorno e documenti su temi nazionali e locali, ma potrà essere anche aggiornato in sede di congresso nazionale in base alla evoluzione della situazione politica.
Vi invitiamo a scaricare il documento congressuale, articolato in due parti: il documento politico (“Il futuro dell’Italia ha un cuore verde”) e il documento “programmatico”, che riprende le “10 proposte per l’Italia” presentate già nei mesi scorsi.
Il documento congressuale, sottoposto a discussione, è un documento aperto.
Può essere integrato e modificato da emendamenti votati nei congressi di circolo, e arricchito da ordini del giorno e documenti su temi nazionali e locali, ma potrà essere anche aggiornato in sede di congresso nazionale in base alla evoluzione della situazione politica.
Vi aspettiamo, e vi invitiamo a portare quindi le vostre proposte per discuterle in sede di Congresso.