30/10/08

Risposte

Ecco il testo della risposta alla interrogazione n. 5-00477 Bratti sullo stato di attuazione del programma nazionale di bonifica dei siti inquinati, Mercoledì 29 ottobre 2008 - Comm. VIII
In merito a quanto indicato nell'interrogazione a risposta orale n. 5-00477, presentata dagli Onorevoli Bratti e Mariani, nel rinviare ad una completa relazione, vista la sua corposità, a disposizione degli interroganti, con la quale si riferisce in ordine allo stato dell'arte sulla bonifica di ciascun sito di interesse nazionale ed in cui sono specificatamente indicate le risorse economiche all'uopo stanziate, si rappresenta quanto segue.

In merito agli Accordi di Programma sottoscritti da questo Ministero con gli Enti Locali per la definizione degli interventi di messa in sicurezza d'emergenza e successiva bonifica, si comunica che, oltre a quelli già stipulati in relazione ai siti di Mantova, Massa Carrara, Orbetello, Piombino, Napoli Orientale e Brindisi, il 31 ottobre 2008 ne saranno sottoscritti due ulteriori per i siti di Trieste e Priolo e sarà formalizzato l'Accordo di Programma integrativo del S.I.N. di Piombino.
Sono, inoltre, in corso di definizione gli Accordi di Programma relativi ai S.I.N., tra gli altri, di Brescia, Porto Torres, Taranto, Falconara Marittima, Sulcis Iglesiente Guspinese.
I predetti strumenti programmatici attivati sul territorio hanno consentito l'avvio delle attività di riqualificazione ambientale necessarie a partire dalla messa in sicurezza e bonifica della falda.
Elemento innovativo di tali Accordi è la possibilità di compartecipazione dei soggetti privati alle attività di bonifica della falda, prevedendo, attraverso la sottoscrizione di specifici atti transattivi, modalità di accelerazione per il riutilizzo delle aree ai tini produttivi.
Attualmente tale meccanismo ha consentito di arrivare alla sottoscrizione di alcuni accordi transattivi quali, ad esempio, quelli con la Società IES a Mantova, con le Società Basell e Edipower a Brindisi.
Nei predetti Accordi sono stati, inoltre, introdotti ulteriori elementi volti alla massima accelerazione delle procedure di riutilizzo delle aree inquinate da parte dei soggetti privati, sempre attraverso lo strumento dell'atto transattivo, con specifici meccanismi di conguaglio volti a favorire da parte del soggetto interessato il sostegno degli oneri a suo carico sia in termini di compartecipazione alle attività di bonifica che di risarcimento del danno ambientale.
Nello specifico, viene riconosciuta ai soggetti privati la possibilità di conguagliare, in parte o interamente, quanto dovuto a titolo di danno ambientate, pagabili in 10 anni senza interessi, e a titolo di partecipazione agli interventi di messa in sicurezza e bonifica delle acque di falda, per il 50 per cento a carico del Soggetto Pubblico, con il costo di investimenti, anche migliorativi delle performance ambientali, che intendono realizzare sull'area in questione, in conformità con le disposizioni comunitarie in materia di aiuti di Stato a finalità ambientale.
Inoltre, nello spirito del processo definito nell'ambito dell'articolo 252-bis del decreto legislativo n. 152 del 2006, alcuni Accordi prevedono il coinvolgimento del Ministero dello Sviluppo Economico che, attraverso la messa a disposizione delle risorse finanziarie a valere sul «Programma Straordinario Nazionale per il recupero economico-produttivo di siti industriali inquinati» (risorse FAS 2007/2013), può sostenere le strategie di rilancio e reindustrializzazione delle aree inquinate interessate da progetti di sviluppo economico, a partire dal sostegno dei necessari interventi di bonifica.
In riscontro a quanto richiesto dagli interpellanti, si assicura che il Ministero porrà in essere tutti gli strumenti e le iniziative ad essi connesse al fine di rendere le procedure più agevoli, funzionali e percorribili per comprimerne e ridurne i tempi di attuazione e per portare quanto prima a termine le attività di bonifica, nonché per favorire e promuovere il processo di riqualificazione ambientale funzionale alle esigenze di sviluppo economico e produttivo del territorio.
Con specifico riferimento allo stato degli interventi di bonifica dei siti di interesse nazionale, si evidenzia che, ad oggi, sono stati approvati circa 140 progetti definitivi di bonifica delle matrici ambientali contaminate (suolo, sottosuolo ed acque di falda), che hanno permesso, e stanno permettendo, di effettuare idonei interventi di ripristino finalizzati alla restituzione del territorio agli usi consentiti, a partire da quelli di reindustrializzazione dei medesimi.
In merito, poi, alle aree oggetto dello smaltimento abusivo del C.I.C. (conglomerato idraulico catalizzato) nel territorio del Comune di Crotone, si evidenzia che parte di esse sono già ricomprese all'interno della perimetrazione del S.I.N. di Crotone e che, pertanto, tale problematica è stata affrontata nell'ambito della Conferenza di Servizi istruttoria tenutasi in data 20 ottobre 2008 presso questo Ministero, nel corso della quale è stato deciso di richiedere alla Syndial - dalla cui area di competenza (ex Pertusola) provengono le scorie inglobate nel CIC - la completa caratterizzazione e successiva rimozione del C.I.C. medesimo, previa autorizzazione dell'Autorità Giudiziaria competente, essendo le aree oggetto di smaltimento sottoposte, ad oggi, a sequestro giudiziario.
Infine, con riferimento alle risorse economiche stanziate ai fini del risanamento dei siti di bonifica di interesse nazionale, si evidenzia che il Programma nazionale di bonifica (decreto ministeriale n. 468 del 2001) ha assegnato ai primi 41 siti risorse pari a 547.341.021,63 euro e il decreto ministeriale 28 novembre 2006 n. 308 ha assegnato agli altri siti risorse pari a 60.375.800,00 euro.

Nessun commento: