I 45 impianti di incenerimento operativi in Italia, con una capacità di trattamento di 7,3 milioni di tonnellate di rifiuti l'anno, nel 2013 hanno recuperato energia sufficiente al fabbisogno di metropoli con quasi 1 milione di abitanti, come Napoli o Torino.
Questi i dati principali del rapporto Ispra-Federambiente sul "Recupero energetico dei rifiuti urbani in Italia", presentato questa mattina a Roma. L'energia ottenuta a livello nazionale dal trattamento dei rifiuti supera i 5mila GWh, grazie al recupero di oltre 4mila GWh di elettricità e più di 1.500 GWh di energia termica, doppiando le cifre di 10 anni fa. Dal rapporto emerge che nessun impianto italiano tratta ormai i rifiuti senza recuperare energia e che nel corso dell'anno passato il 18,2% dei rifiuti urbani è stato inviato a incenerimento (la media dei 28 paesi Ue è il 24%). La maggior parte degli impianti è localizzata nelle regioni del nord, dove sono presenti 28 inceneritori, seguite da quelle del centro (9 impianti) e del sud (8 impianti): tuttavia, una parte consistente degli impianti censiti (21 su 45) presenta una capacita' di trattamento piuttosto ridotta, non superiore alle 300 tonnellate al giorno.
(AGI)
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