11/12/14
Nucleare, Bratti (Pd): risolvere celermente caso presidenza Isin
"Abbiamo svolto una serie di incontri molto importanti a Parigi con i responsabili tecnici di Andra e dell'Asn che si occupano della gestione dei rifiuti radioattivi e della sicurezza nucleare.
Lo scopo è capire quali sono le migliori pratiche in campo sul tema e se in Italia stiamo procedendo nella giusta direzione". Lo dice Alessandro Bratti, Presidente della commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e sugli illeciti ambientali ad esse correlati. "E' sicuramente prioritario - afferma Bratti - che venga costituita concretamente al più presto l'Agenzia nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione,(ISIN) anche risolvendo celermente l'imbarazzo generato dalla recente nomina del Presidente. L'ISIN dovrebbe caratterizzarsi come un organo indipendente dal Governo e dai suoi Ministeri. Anche in virtù degli accordi definiti con il patto di Lucca stipulati con la Francia che ha terminato gran parte del trattamento dei rifiuti radioattivi da noi spediti - sottolinea Bratti - è necessario che venga costruito al più presto il deposito nazionale per i rifiuti a bassa e media radioattività ;bene i criteri definiti da ISPRA per la localizzazione del sito ma il processo va portato a termine. Questo non solo ci consentirebbe di rispettare gli impegni presi, riportando dalla Francia i nostri rifiuti in un posto sicuro, ma ci permetterebbe di raccogliere in un unico punto i numerosi rifiuti stoccati presso i vecchi siti nucleari in alcuni casi non in perfette condizioni di sicurezza. Inoltre come abbiamo recentemente verificato dall'audizione di Sogin ogni giorno di ritardo che passa si tramuta in costi crescenti per le bollette dei cittadini italiani" "Il nucleare come fonte da cui produrre energia - conclude Bratti - è sicuramente superato, soprattutto per gli alti costi che comporta sia in termini economici che per la salute, lo stesso Parlamento francese sta legiferando per ridurne sempre di più il suo utilizzo". Questo però non significa che il Governo italiano non debba agire al piu' presto per mettere in sicurezza i propri rifiuti provenienti dai vecchi impianti oltre che definire un luogo sicuro per conservare i numerosi residui anche di natura ospedaliera che giornalmente si producono ".
(Il velino )
Pubblicato da
Alessandro Bratti
alle
13:33
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