Il seminario ha registrato circa 90 iscritti tra cui gli amministratori dei comuni di San Donà di Piave, Camponogara, Marcon, Meolo, Povegliano Veronese, Zero Branco, Campolongo, numerosi funzionari e dirigenti pubblici degli enti territoriali, operatori delle forze dell’ordine polizie locali, Guardia di Finanza, Questura, Procura della Repubblica; rappresentanti dell’ordine degli Avvocati, delle associazioni di categoria, delle organizzazioni sociali ed altri soggetti che svolgono attività sui temi della prevenzione e del contrasto al crimine organizzato e della promozione della cultura della legalità.
Dal rapporto Ecomafie 2013 Legambiente risulta che il Veneto è al decimo posto nella classifica nazionale sugli illeciti ambientali accertati dalla forze dell’ordine. Nella regione sono state registrate oltre 1000 infrazioni, pari al 3,4% per cento del totale nazionale, che hanno portato alla denuncia di 1.035 persone e all’esecuzione di 213 sequestri. Nell’ambito del traffico di rifiuti illegali nel Veneto, si sono registrati episodi di corruzione, di riciclaggio di denaro sporco, e collusione con persone legate al mondo della criminalità organizzata.
L’assessore provinciale all’ambiente Paolo Dalla Vecchia: «Porto i saluti della presidente Zaccariotto e della Giunta provinciale. Il merito di Avviso Pubblico è certamente aver intuito da tempo l’urgenza di reclamare a gran voce onestà ed integrità nella nostra società; il nostro dovere è quello di attuarne gli insegnamenti e sostenerne l’azione. La corruzione, intesa come inclinazione alla ricerca della via facile e veloce per un proprio tornaconto, si è pian piano fatta strada fino a diventare assai diffusa. Prima che nei grandi fenomeni di cui si parla sui media e per cui ci si indigna, si insinua nei comportamenti quotidiani, nel mancato rispetto delle regole della convivenza sociale, nell’individualismo per il proprio tornaconto, e nella mancanza quasi totale della proposta di modelli positivi. A fianco di persone certamente volenterose e ispirate, aleggia un’atmosfera grigia che invece di diradarsi sul modello di società più avanzate, tende ad addensarsi. Ma perché si usa dire “grigio”? Il grigio è determinato dalla sottrazione dei colori; ma non in modo deciso come il nero, che lascia capire chiaramente a cosa si contrappone. È piuttosto associato a qualcosa di sfumato, indeciso, fumoso e oscuro. Ora, se vogliamo che questo nostro Paese riparta dobbiamo renderci conto che la rinascita parte anche dalla parte migliore della società. Dobbiamo ricordare che siamo parte di una comunità, e che questa può svilupparsi solo se saprà avere rispetto delle regole, magari più semplici, ma certo intese come metodo di lavoro e non come limite. Dobbiamo trovare il senso di una comunità migliore che qui e ora si ritrova per avere la forza di sostenere le donne e gli uomini migliori: quelli che fanno dell’integrità e dell’onestà il proprio metodo e obiettivo.
Concludo con uno speciale ringraziamento alla Procura della Repubblica di Venezia e alle nostre forze dell’ordine. Spesso in difficoltà per mezzi e risorse, hanno dato esempio di integrità, professionalità, tenacia, capacità di rinnovamento. Sono stati e continuano ad essere per noi stimolo e sostegno nell’operare con la schiena dritta. Con loro, che proprio a Venezia si sono distinti in importantissime operazioni di livello nazionale di contrasto al traffico illecito di rifiuti, e anche grazie a loro, in Provincia di Venezia c’è un esempio unico di fare rete: 10 diversi corpi di polizia collaborano da alcuni anni in un tavolo tecnico, coordinato nei nostri uffici, dove si confrontano sui fenomeni emergenti e pianificano campagne di controllo mirate. Si tratta di una rete importante in via di consolidamento con il coinvolgimento delle polizie locali dei nostri comuni e che ha già frequenti contatti, proprio con le associazioni più attente».
Claudio Piron, referente regionale di Avviso Pubblico: «Avviso Pubblico è un’associazione che ha come obiettivo fare educazione civica a favore della crescita delle nostra comunità. Emergono dalla stampa numerose notizie allarmanti su questi temi, e il Veneto è al centro di triangolazioni virtuose ma anche pericolose. Dobbiamo essere consapevoli e trasmettere agli amministratori la consapevolezza della necessità di rigenerare insieme i valori che fondano una comunità: giustizia e legalità».
Maria Rosa Pavanello, presidente di Anci Veneto e sindaco di Mirano: «E’ finito da qualche giorno “Contro mafie” e Don Ciotti dell’Associazione Libera ha sottolineato l’importanza di avviare un sistema di legalità, anche attraverso una visione di insieme. La politica deve tornare a essere una forma di impegno per il servizio comune. La politica la possono esercitare tutti i cittadini in un sistema di controllo diffuso. Sono dunque da sostenere convegni come questo, e tutte le iniziative di formazione anche dei giovani nelle scuole».
Sono intervenuti come relatori sui temi:
• “Le mafie in Veneto: il punto della situazione” Roberto Terzo magistrato della Procura della Repubblica di Venezia;
• “Quanto costa la corruzione? Perché è conveniente contrastarla?” Alberto Vannucci docente di Scienza Politica all’Università di Pisa;
• “La gestione dei rifiuti nel Nord Est: quale business per le mafie?” Alessandro Bratti presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlati.
Ha fatto da moderatore Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso pubblico.
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