16/09/14
Parchi: ritornano giovani e donne, 68mila imprese in aree 'green'
Sempre più giovani e donne, in misura relativamente maggiore che nel resto del paese, scelgono i parchi e le aree protette come sede della propria famiglia e della propria impresa, attratti dal mix di crescita economica, sostenibilità ambientale, produzioni di qualità, rispetto dei saperi e del benessere dei territori 'green'.
E' quanto emerge dal rapporto " L'economia reale nei parchi nazionali e nelle aree naturali protette ", realizzato da Ministero dell'Ambiente e Unioncamere e presentato oggi nella sede del dicastero a Roma. I 23 parchi nazionali analizzati nello studio (che occupano un'area di 15mila kmq vasta quasi quanto tutta la Calabria) hanno conosciuto in vent'anni un progressivo spopolamento, con i residenti che si sono ridotti del 5,6. Negli ultimi anni, però, questo fenomeno sembra si stia arrestando e nel 2012 si è assistito a una modestissima crescita della popolazione, sulla quale può aver inciso un "processo di ritorno" dei giovani: infatti, la popolazione di meno di 30 anni è percentualmente maggiore nei parchi nazionali (31,2%) rispetto alla media italiana (29,4%), con punte del 38% in alcune aree del meridione come il Vesuvio, l'Aspromonte e il Gargano. Quanto alle imprese, sono oltre 68mila quelle presenti nelle zone protette, per una densità di 9,7 imprese ogni 100 abitanti di poco inferiore a quella media nazionale (10,2%). Piccole di dimensioni, queste imprese si contraddistinguono per una maggior presenza di giovani (13,1% le imprese giovanili dei parchi contro l'11,1% della media italiana) e di donne (26,8% le attività a guida femminile contro il 23,6% registrato a livello italiano).
(AGI)
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