Tre, invece, sono le società coinvolte: Ilva, Riva Fire e Riva Forni Elettrici. L'accusa di associazione a delinquere finalizzata al disastro ambientale riguarda i fratelli Nicola e Claudio Riva, figli di Emilio e in passato ai vertici dell'Ilva, ed altri ex esponenti dell'azienda, tra cui l'ex direttore del siderurgico di Taranto, Luigi Capogrosso.Coinvolti, ma per reati diversi, il governatore della Regione Puglia, Nichi Vendola (concussione aggravata verso i vertici dell'Agenzia regionale per l'ambiente, Arpa), il sindaco di Taranto, Ezio Stefano (omissione di atti d'ufficio perchè, per i pm, non ha dato seguito alle denunce ambientali fatte in Procura), il direttore generale di Arpa Puglia, Giorgio Assennato (favoreggiamento verso Vendola). Presumibilmente il gup nell'udienza di oggi il processo si tiene nella palestra dei Vigili del Fuoco per motivi di spazio comunicherà solo che si attende il 7 ottobre il verdetto della Cassazione, cui sono ricorsi alcuni legali, per sapere se il processo puo' o meno proseguire a Taranto. Nei giorni scorsi intanto la Fim Cisl di Taranto (metalmeccanici) ha annunciato che nel processo si costituirà parte civile cosi' come la Cisl di Puglia e quella di Taranto. "Siamo stati per anni inascoltati ha sottolineato il segretario della Fim-Cisl, Cosimo Panarelli - ora è giunto il momento di ricevere risposte". E ieri a Bari anche il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, ha confermato la costituzione di parte civile da parte del ministero. "Andremo avanti sino in fondo ha detto Galletti e saremo molto rigorosi su questo". Molte infine le costituzioni di parte civile gia' annunciate al processo Ilva.
(AGI)
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