Per quanto riguarda il problema della prevenzione del territorio
dal dissesto idrogeologico, secondo il ministro dell'Ambiente, Gian Luca
Galletti, è necessario ''cominciare dalla sistemazione delle zone più a rischio.
Noi ha detto il ministro a margine del
soprallugo a Refrontolo (Tv), zona della tragedia di sabato sera che ha
portato alla morte di 4 persone stiamo facendo una mappatura di tutte
le zone italiane più a rischio. Dovremmo cominciare da lì, sistemando
i territori e le zone fluviali più a rischio per gli interventi piu'
adeguati''. Al Presidente della Regione Veneto che gli ha sottoposto la necessità di due miliardi per completare le opere di sistemazione del territorio dissestato dall'alluvione del 2010, con particolare rilievo ai grandi bacini di laminazione, il ministro ha osservato: ''E' giusto che Zaia faccia presente quali sono le esigenze dei territori così come io devo dire quelle che sono le esigenze di tutto il territorio nazionale. Questa è una cosa che si risolve se tutti gli enti locali fanno la loro parte e se i cittadini si assumono la responsabilità fino in fondo nel mantenimento del proprio giardino''. ''Due miliardi di euro ha precisato Galletti sono una cifra molto importante nell'arco di un periodo molto lungo da mettere a disposizione, ma nel frattempo ragioniamo su come utilizzare le risorse che già ci sono, e a livello nazionale parliano di 2,3 miliardi, e su quelle che possiamo mettere nella programmazione europea nei prossii sei anni, penso di qualche altro miliardo di euro. Ma ha infine concluso non voglio essere il ministro che viene a fare promesse il giorno dopo i disastri''.
(ASCA)
Nessun commento:
Posta un commento