08/07/14

Ue: Corte conti, migliorare gestione spesa su energie rinnovabili


Per raggiungere gli obiettivi stabiliti in materia di energie rinnovabili, occorre migliorare la gestione dei programmi di spesa dei fondi Ue.

 E' quanto emerge da una relazione della Corte dei conti europea che ha valutato se il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo di coesione (i fondi della politica di coesione) che rappresentano le due più importanti fonti di finanziamento tra i programmi di spesa dell'Ue per promuovere le energie rinnovabili, abbiano ottenuto buoni risultati. Gli auditor della Corte hanno esaminato se nel periodo 2007-2013 i fondi siano stati assegnati a progetti in materia di energie rinnovabili scelti in base a priorità ben definite, efficienti, maturi e con obiettivi razionali, e in quale misura questi fondi abbiano ottenuto buoni risultati nel contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati dall'Ue per il 2020 riguardanti l'energia proveniente da fonti rinnovabili. La Corte ha constatato che i progetti controllati hanno prodotto le realizzazioni previste ma ha evidenziato che l'efficienza complessiva del sostegno dei fondi della politica di coesione ai progetti di produzione di energia da fonti rinnovabili (4,7 miliardi di euro nel periodo 2007-2013) è stata modesta sotto il profilo del contributo al raggiungimento degli obiettivi specifici fissati dall'Ue per il 2020 (cioe' il 20% sul consumo finale lordo di energia), in quanto l'efficienza non è stata il principio-guida nella pianificazione e nell'attuazione dei progetti di produzione di energia da fonti rinnovabili, e il valore aggiunto Ue apportato dai fondi della politica di coesione è stato modesto.''Gli Stati membri dell'UE si sono prefissi obiettivi ambiziosi per le energie rinnovabili che potranno essere sostenuti in maniera significativa dai fondi Ue solo apportando miglioramenti alla gestione dei programmi di spesa'', ha dichiarato Ladislav Balko, il membro della Corte responsabile della relazione.
Gli auditor della Corte raccomandano alla Commissione di fare in modo che i futuri programmi in materia di energie rinnovabili cofinanziati nell'ambito della politica di coesione siano guidati dal
principio dell'efficienza, evitando anche l'effetto inerziale. ''I programmi devono essere basati su una corretta valutazione delle esigenze, un'attribuzione di priorita' alle tecnologie piu' efficienti (pur non discriminando tra i settori delle energie rinnovabili) e un contributo ottimale al raggiungimento degli obiettivi per le energie rinnovabili che l'Ue si è prefissa per il 2020. Devono essere stabiliti
obiettivi adeguati in termini di produzione di energia da fonti rinnovabili in relazione alla dotazione finanziaria, nonchè criteri di selezione dei progetti con un'attenzione particolare all'efficienza dei risultati della produzione di energia (evitando una sovra-compensazione dei progetti); la
Commissione deve promuovere l'istituzione, da parte degli Stati membri, di quadri normativi stabili e prevedibili per le energie rinnovabili in generale, nonchè rendere più snelle le procedure per l'immissione in rete dell'energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili''.

(ASCA)

Nessun commento: