Gli impatti positivi sui lavoratori del programma europeo per l’ambiente
La green economy è una soluzione alla crisi economica. Ormai lo
dicono in tanti, ma le ricerche sul tema sono poche e quest'affermazione
non sempre è supportata da dati reali.
La Commissione europea ha
deciso di analizzare i ritorni occupazionali del programma di
finanziamento per l'ambiente LIFE, con la studio dal titolo “LIFE
creating green jobs and skills ”, che esamina i risultati sul piano
occupazionale di 23 progetti sottolineando come la transizione a
un’economia più sostenibile rappresenti una opportunità per creare nuovi
posti di lavoro oltre ai 20 milioni già legati, direttamente o
indirettamente, al settore ambientale.
LIFE è lo
strumento finanziario specifico dell'UE per l'ambiente. Avviato nel
1992, ha cofinanziato oltre 4 mila progetti. Il rinnovato programma
prevede due periodi di programmazione: 2014-2017 e 2018-2020 per un
ammontare totale di 2.592 milioni di Euro. Nel 2014 è previsto uno
stanziamento di 238,86 milioni di euro per lo sviluppo e l'attuazione di
soluzioni innovative che rispondano alle sfide ambientali, con
particolare riguardo verso la biodiversità e l'efficienza delle risorse.
È stato recentemente pubblicato dalla Commissione il primo invito a
presentare proposte.
Pertanto, la creazione di posti
di lavoro e lo sviluppo di competenze non sono stati i suoi principali
obiettivi, o almeno non sono annoverati tra quelli diretti e valutati.
Tuttavia, il programma è stato fondamentale in questi ambiti. Non fosse
altro perché la formazione e gli effetti benefici vanno ben oltre la
durata del finanziamento LIFE. Le energie rinnovabili, il riciclaggio di
rifiuti, l’industria pesante, il settore forestale, quelli agricolo,
edile ma anche l’ingegneria e l’industria aerospaziale, tutti ambiti di
competenza LIFE, hanno aiutato a creare nell’Unione Europea posti di
lavoro durevoli e a sviluppare competenze verdi.
Non è
però merito solo di LIFE, ma anche dell’iniziativa “Nuove competenze per nuovi lavori ” - che intende contribuire a prevedere meglio il
futuro fabbisogno di qualifiche - inserita all'interno della strategia
Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. I
progetti LIFE hanno dimostrato la loro capacità di contribuire a questa
agenda. LIFE ha, infatti, stimolato le competenze verdi e contribuito
alla nascita di green jobs . Ha promosso la transizione verso
un'economia più verde e più sostenibile in cui la crescita non avviene a
scapito dell'ambiente incoraggiando la gestione sostenibile del nostro
capitale. Numerosi progetti LIFE hanno poi incentivato soluzioni per
migliorare le competenze dei professionisti ed orientarle verso pratiche
più rispettose dell'ambiente. Inoltre, l'eco compatibilità porta ad una
migliore competitività e anche a risparmiare denaro. I risultati dei
progetti dimostrano quindi che più green sono i processi e più
efficiente è la gestione delle risorse, maggiori saranno le opportunità
di sviluppo socio-economico e la creazione di posti di lavoro duraturi. I
progetti LIFE presentati nel report offrono lezioni importanti su come
questo può essere raggiunto in pratica.
LIFE
contribuisce, in primo luogo, a riorientare metodi o processi produttivi
esistenti. I casi più lampanti sono quelli che riguardano
l’agricoltura. Il greening dell'agricoltura ha enormi implicazioni in
termini di posti di lavoro. Gli agricoltori devono acquisire nuove
tecniche per adeguarsi alle più gravi siccità o adottare pratiche
agricole che contribuiscono a mitigare il cambiamento climatico. Devono
anche imparare come lavorare con i siti Natura 2000 e conoscere i
sistemi di etichettatura e certificazioni.
I progetti
“Eurocrate” e “Usa e Riusa”, per esempio, hanno iniettato nel settore
della green economy centinaia di posti di lavoro in Svezia e in Italia,
attraverso la catena di imballaggio basata sulla sostituzione delle
cassette di plastica con quelle in legno e cartone. Questi posti di
lavoro non hanno richiesto una vasta riqualificazione; piuttosto i
lavoratori devono solo migliorare determinate abilità e conoscenze per
diventare “dipendenti verdi”. I beneficiari dei progetti stanno poi
lavorando con altre imprese a livello nazionale, la loro attività hanno
quindi contribuito ad “inverdire” altri settori.
Anche
la “ristrutturazione verde” dell'industria pesante merita attenzione.
Per esempio, costruttori e riparatori in Portogallo e Spagna stanno
applicando la loro arte al riciclaggio di navi dismesse. In Germania,
invece, i saldatori sono stati riqualificati per praticare saldature
senza piombo.
Ancora, il progetto “Rcycl”, che si
occupa della gestione di rifiuti ingombranti, non solo ha creato 15
posti di lavoro, ma lavorando con i servizi per l'impiego incaricati di
formare gruppi di disoccupati e soggetti svantaggiati, ha portato al
lavoro ulteriori 100 persone. Sul fronte energetico, poi posti di lavoro
sono stati creati attraverso progetti che hanno sviluppato catene di
produzione di biomassa.
LIFE infine compie un’opera di
“greening delle competenze”. Un revisore dei conti, per esempio, deve
acquisire conoscenze su come condurre un audit energetico, o un
architetto deve aggiungere competenze sull'architettura sostenibile.
Come nel caso del progetto austriaco “RENEW BUILDING” che sta fornendo
architetti e costruttori preparati nel campo delle tecniche di edilizia
sostenibile. Molti progetti LIFE hanno contribuito a colmare le lacune
di competenze verdi e le carenze dei soggetti pubblici . Ciò significa
che le autorità tenteranno di tradurre le conoscenze acquisite in
documenti politici e di programmazione.
Inoltre, data
la facilità con cui i risultati dei progetti possono essere diffusi, ci
sono pochi ostacoli alla replica di soluzioni di successo da parte di
altri datori di lavoro privati o pubblici. La sensibilizzazione tra i
cittadini è, infine, un modo di influenzare il mercato. Se si modificano
le loro abitudini e riorientano le loro scelte si possono creare
crescita e domanda di particolari prodotti, potenzialmente portando a
più posti di lavoro per rispondere a tale domanda. Ad esempio, con il
progetto “Sinergia” si sta sensibilizzando la comunità alla
consapevolezza dei prodotti biologici, aumentandone la domanda ed
incoraggiando gli agricoltori ad adottare approcci sostenibili.
LA
STAMPA
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