07/07/14
Ilva: Ronchi, effetti inquinamento a Taranto dureranno anni Oggi qualità aria è migliore
''Gli effetti dell'inquinamento storico dureranno a Taranto per anni, anche se oggi la qualità dell'aria è migliore''.
E' il commento di Edo Ronchi sui nuovi dati del progetto 'Sentieri' pubblicato dall'Istituto superiore di sanità. Ronchi, subcommissario all'Ilva il cui mandato è scaduto il 4 giugno scorso, sottolinea poi che ''i dati da me resi pubblici, quelli dell'Arpa Puglia, evidenziano chiaramente i miglioramenti della qualità dell'aria intervenuti nel 2013, mentre evidenziavano i dati molto negativi della serie storica degli anni precedenti''.
L'indagine epidemiologica dell'Iss, osserva, ''si riferisce a dati raccolti fino al 2011. Inoltre è noto che i tumori evidenziati dalla ricerca hanno tempi di latenza di decenni e che l'effetto sui bambini è prodotto anche da inquinanti genotossici trasmettibili da parte dei genitori. Questa indagine riflette gli effetti dell'inquinamento storico degli anni passati: effetti che si manifesteranno ancora purtroppo per diversi anni anche se le emissioni industriali fossero azzerate''.
''In ogni caso osserva Ronchi la riduzione misurata del benzo(a)pirene a Taranto nel 2013 a 0,18 nanogrammi al metro cubo (obiettivo di legge 1 nanogrammo), rispetto agli 1,8 del 2010 comporta una riduzione del rischio di tumore, connesso con questo inquinante,in proporzione lineare, quindi di ben 10 volte''.
Secondo Ronchi, è previsto ''un picco nazionale di tumori provocati dall'amianto per il 2018''. Parlando degli ''studi in materia'' e del fatto di come i nuovi dati dello studio 'Sentieri' siano il risultato di ''effetti'' visibili oggi di un inquinamento però ''storico'', Ronchi fa presente, ad esempio, che ''il picco'' delle patologie provocate dall'amianto è previsto per il 2018 ma che il suo ''impiego è stato vietato dal 1992''.
ANSA
Pubblicato da
Alessandro Bratti
alle
12:55
Etichette:
Ambiente,
Inquinamento,
Reati ambientali,
Rifiuti
Nessun commento:
Posta un commento