Inoltre- si legge in una nota sull'uso dell'energia atomica e sulla questione della riaccensione delle centrali nucleari giapponesi caldeggiata dal governo di Shinzo Abe è emerso che solo poche centrali, dopo la grande tragedia di Fukushima, hanno fatto richiesta di riapertura e che sono ancora forti i problemi e le difficolta' nel contenere la contaminazione dell'acqua necessaria a raffreddare i reattori di Fukushima e nella movimentazione dei terreni a causa dell'alta presenza delle polveri contaminate". "Ribadiamo l'importanza fondamentale e la saggezza della scelta di abbandonare l'energia nucleare compiuta dai cittadini italiani con il referendum del 2011. Scelta che e' stata indispensabile anche per l'equilibrio finanziario dell'Enel, che sarebbe stato gravemente compromesso dall'opzione di costruire nuove centrali atomiche come accade ancora oggi in Europa Occidentale commentano Realacci e Braga dall'incontro è risultato poi come sia importante investire nelle fonti rinnovabili e nel risparmio energetico, soprattutto per due paesi come Italia e Giappone accumunati da scarsità di materie prime. Non ci sono dubbi, infatti, su quale sia la strada da seguire: il futuro dell'energia e' nell'innovazione, nella ricerca, nel risparmio energetico, nell'efficienza, nelle fonti rinnovabili. Italia e Giappone possono svolgere un ruolo importante in un futuro in cui l'uso razionale delle risorse, l'innovazione tecnologica e l'intelligenza conteranno sempre di piu'".
(DIRE)
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