Regione E-R, Ichese non confermò e suggerì studi, sono in corso

Un
esposto per indagare eventuali concause del terremoto del 2012 in Emilia è stato presentato alle
Procure di Modena, Reggio Emilia, Ferrara,
Mantova, Bologna e Rovigo da quattro comitati e un'associazione
schierati contro attività di sfruttamento del sottosuolo, come depositi
di gas o ricerca di idrocarburi. I comitati, illustrando oggi l'esposto
depositato la scorsa settimana, hanno criticato le istituzioni sul
Rapporto Ichese, commissionato dalla
Regione Emilia-Romagna proprio per
appurare eventuali legami. Il Rapporto ammise l'impossibilita' di poter
escludere o confermare il nesso tra sisma e trivellazioni, e la Regione
sospese le sole nuove procedure di ricerca, coltivazione e stoccaggio di
idrocarburi. Il Rapporto sollecitò approfondimenti che la Regione ha
in corso in un sito critico, il Cavone a San Possidonio (Modena), ma gli
esiti del 16 giugno scorso vengono contestati dai comitati: i dati
raccolti non sono stati pubblicati in tempo reale e dopo le
sperimentazioni si è registrata una lieve scossa di terremoto. "Una
pura casualita'? domandano. Chiediamo alla magistratura di fare luce
in virtu' del principio di precauzione".
La Regione ha ribadito la
correttezza delle proprie scelte: "Nel sito del Cavone ha rilevato
l'assessore Paola Gazzolo si è svolto un monitoraggio per
l'acquisizione di dati, così come ci è stato chiesto dalla commissione
Ichese, da noi voluta, nella massima sicurezza e trasparenza. Noi
stiamo facendo esattamente ciò che è stato chiesto dalla commissione,
per corrispondere con responsabilità e coerenza alle preoccupazioni
avanzate dalla comunità ferita dal sisma, che sono le nostre".
(ANSA)
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