Ministero dell'Ambiente, Regione Lazio,
Comune di Roma, Wwf, Legambiente, Codici, i Comuni di Pomezia, Albano
Laziale, Anzio e Ariccia ed altre numerose associazione ambientaliste
vogliono costituirsi parte civile nel processo che si è aperto questa
mattina davanti alla prima sezione penale del tribunale di Roma per la
gestione illecita dei rifiuti solidi urbani.
Sul
banco degli imputati ci sono il patron dell'area di Malagrotta, Manlio
Cerroni e altre sei persone: Francesco Rando, amministratore unico di
molte imprese riconducibili a Cerroni, l'altro socio Piero Giovi, l'ex
presidente della Regione Bruno Landi, e poi Giuseppe Sicignano,
supervisore delle attività operative del gruppo ad Albano Laziale
presso la Pontina Ambiente, Luca Fegatelli, già capo Dipartimento della
Regione Lazio, e Raniero De Filippis, fino al 2010 responsabile del
Dipartimento del Territorio. Il collegio si pronuncerà il 23 giugno
prossimo su tutte le istanza di costituzione di parte civile, comprese
quelle presentate da decine di cittadini della Valle Galeria e da un
cittadino che, assistito dall'avvocato Giuseppe Rossodivita, intende
rappresentare la Provincia di Roma.
I difensori degli imputati hanno chiesto al tribunale
di revocare le misure cautelari vigenti che costringono i loro assistiti
all'obbligo di soggiorno presso le loro residenze o all'obbligo di
firma. Associazione per delinquere, traffico di rifiuti, frode in
pubbliche forniture, truffa ai danni di enti pubblici e falsità
ideologica sono i reati contestati, a seconda delle posizioni, dal pm
Alberto Galanti.
(AGI)
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