08/05/14

Ue: Gozi, Italia rischia 800 mln di infrazioni sui rifiuti

'Maggior parte infrazioni sono ambientali e a causa regionale' 

Per le diverse infrazioni che la Ue ha aperto nei confronti dell'Italia, arrivate ormai a 114 procedure, il tema dei rifiuti fa la parte del leone e solo qui "rischiamo di pagare 800 milioni di euro, più 94 milioni di interessi di mora". Lo ha sottolineato il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega alle Politiche europee, Sandro Gozi, concludendo la Sessione europea 2014 dell'Assemblea Legislativa dell'Emilia-Romagna. Serve, "come Paese, uno sforzo drastico" per ridurre il numero delle infrazioni: "è evidente ha aggiunto che dobbiamo cambiare regime e finora non è stato fatto". Non è il caso dell'Emilia-Romagna, ma "molte Regioni ci danno dei problemi in materia ambientale, c'e' una cattiva attuazione e questo è un problema rilevante: il numero più alto di infrazioni che abbiamo in Italia è per materie ambientali e soprattutto a causa regionale. Poi c'è un problema di piena attuazione della legge 234 del 2012 che è concepita anche per rispondere al tema delle infrazioni" e "dobbiamo lavorare rapidamente fra Governo e Parlamento perchè abbiamo un nuovo strumento che permette di chiudere le infrazioni piu' rapidamente". Poi una stoccata alla burocrazia europea: "la Commissione europea è a fine mandato e l'amministrazione Ue 'svuota i cassetti': nell'incertezza se avviare o meno un'infrazione, la avvia.Classico caso di reazione della burocrazia quando non c'è un livello politico che dà l'orientamento. Temo che le infrazioni continueranno ad aumentare: dobbiamo prendere misure importanti. Innanzitutto il pacchetto 'semestre 2014': una legge che e' gia' in discussione alla Camera, la Legge Europea 2013bis, e soprattutto un nuovo pacchetto di leggi europee 2014, che dovra' essere presentato in occasione dell'avvio del semestre in luglio in cui dobbiamo fare uno sforzo straordinario come Italia per ridurre moltissimo il numero delle infrazioni, perchè è evidente che noi non possiamo dire che vogliamo cambiare l'Europa, e dobbiamo cambiare l'Europa, se ci presentiamo con questa poca attendibilita' nell' attuare le politiche europee".
(ANSA)

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