"Non si è chiusa un'epoca con la morte di Emilio Riva.
Per noi, e lo dico col rispetto che si deve a chiunque davanti alla
morte, quell'epoca si era chiusa gi¡ da tempo".
Lo ha detto Maurizio
Landini, segretario generale della Fiom Cgil, arrivando oggi a Taranto
per partecipare ad un dibattito che precede il concertone del Primo
Maggio di oggi pomeriggio, nell'area del parco archeologico, promosso
dal comitato "Cittadini e lavoratori liberi e pensanti"."Diciamo da tempo che un'azienda importante come l'Ilva vada
sequestrata, resa pubblica, e adesso a maggior ragione il Governo deve
intervenire". Lo ha affermato Maurizio Landini, segretario generale
della Fiom Cgil di Taranto, arrivando a Taranto al dibattito che precede
l'avvio del concertone del Primo Maggio. "C'è urgenza di intervenire ha detto Landini perchè il piano industriale dell'Illva non c'è
ancora, gli investimenti non si stanno facendo, lavoratori e cittadini
di Taranto continuano ad ammalarsi a causa dell'inquinamento, e quindi
non c'è certezza della prosecuzione dell'attivita' industriale su basi
nuove.
Occorre un cambio di scenario ed anche un approccio culturale
diverso. Lo dico anche per noi, per il sindacato. Per anni si è
prodotto e basta, senza interrogarsi su cosa si produceva. Adesso
dobbiamo ragionare di produzione ma anche di qualita' produttiva, di
sicurezza del lavoro, di rispetto dell'ambiente. Spero che la mia
presenza qui ha aggiunto Landini serva a far ripartire un dialogo
che veda i lavoratori e la città protagonisti di quel cambiamento che
noi rivendichiamo e che è indispensabile. Penso che le contrapposizioni
che ci sono state, siano state sbagliate perchè alla fine hanno fatto
solo gli interessi dei Riva. invece, solo un rapporto stretto tra
lavoratori e città può permetterci di affrontare la battaglia in difesa
del lavoro e della salute". Interpellato poi sulla sua presenza a
Taranto ad un'iniziativa dei "Liberi e pensanti" che hanno sempre
attaccato e contestato i sindacati confederali e metalmeccanici, e la
Fiom di Taranto in particolare, Landini, più che parlare di
"riconciliazione", ha detto che si prova a riprendere un confronto "che
si è rotto, si è interrotto o che che non c'è mai stato. Penso che se
si ricostruisce un rapporto tra lavoratori e la città, questo può
avere anche un valore generale perchè i problemi che abbiamo a Taranto
esistono anche in tante altre realta del Paese".
(AGI)
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