"Inutile per Roma, tecnologia eccessiva e costa troppo".
Il gassificatore di Malagrotta "non ha senso, per più ragioni". Così il presidente di Ama, Daniele Fortini, nel corso di un'intervista all'agenzia Dire. "Quella tecnologia non si è affermata in Europa ma solo in Giappone e, per episodi, in altri continenti, perchè è costosa nell'impiantarsi, delicata, sofisticata ed energivora, cioè consuma più energia di quanta non ne produca. Ha il vantaggio della vetrificazione delle scorie e delle ceneri, ma sul lato dei costi e delle sofisticazione delle apparecchiature è un tipo di tecnologia che in Europa non è stata adottata". Inoltre "impianti di quel tipo chiedono un'alimentazione in ingresso di rifiuti particolarmente selezionati, quel 20% deirifiuti trattati nei tmb, e vanno in sofferenza quando nell'alimentazione ci sono frazioni estranee. E' un tipo di tecnologia eccessiva rispetto alle esigenze che abbiamo. Se l'output del sistema di trattamento dei rifiuti della Capitale devono essere materie e prodotti collocabili sul mercato senza dovere ricorrere agli inceneritori e alla discarica, e questo è possibile, la dotazione di un impianto di combustione dei rifiutinon è utile per Roma". Fortini ha anche evidenziato che "il gassificatore esistente è fermo non perchè gli manchino l'alimentazione o l'autorizzazione, perche' quando è stato messo in esercizio ha dimostrato che costa troppo, tenerlo in funzione e' impegnativo e quindi o uno ha una proiezione nel tempo di un impianto che subisce continui ampliamenti e abbia dimensioni tali da consentire un recupero dell'investimento oppure non è la tecnologia del futuro".
(DIRE)
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