Tre milioni di euro per rilanciare le imprese e il territorio, con
progetti operativi monitorati mensilmente in modo da valutarne lo stato
di avanzamento.
Avere l’impresa al centro, obiettivo
primo della nuova Giunta della Camera di commercio di Ferrara,
significa intervenire su numerosi aspetti della vita aziendale tra i
quali, per cominciare, la digitalizzazione, l’accesso al credito,
l’internazionalizzazione, il sostegno all’occupazione e il marketing
turistico. Gli interventi toccheranno però anche i vincoli di sistema,
con la volontà di sollecitare e stimolare iniziative su semplificazione
amministrativa, giustizia e costi dell’energia.Prevista, inoltre, una serie di azioni tese a rilanciare l’attrattività, obiettivo raggiungibile secondo l’Ente di Largo Castello facendo della nostra provincia una “start-up town”, consolidando la collaborazione tra imprese e università e, soprattutto, aumentando le chance di successo delle aziende ferraresi nell’accesso ai fondi europei, spesso il principale canale di finanziamento per le attività di ricerca e di innovazione. Programmi che tuttavia potranno realizzarsi solo in presenza di un territorio vivo, capace di mobilitare energie e investimenti. A quest’area la Giunta camerale appena insediata dedicherà progetti volti, in particolare, allo sviluppo della banda ultra larga e all’attivazione di interventi per aumentare l’appeal del territorio per i giovani e le giovani imprese.
“C’è ancora una Ferrara che va”, ha sottolineato Paolo Govoni, presidente della Camera di commercio. “Ha perso qualche pezzo in questi anni, cedendo fatturato e riducendo occupazione, ma in alcuni comparti ha conquistato notevoli quote di mercato. In ogni caso – ha proseguito Govoni – nelle filiere lunghe come in quelle a chilometro zero il territorio potrà continuare a rappresentare un forte vantaggio competitivo solo a patto che le aziende vi riescano ancora a trovare una risposta rapida ed efficace alle proprie istanze: in termini di servizi avanzati, ricerca, innovazione, formazione, strumenti finanziari, fornitori specializzati. La Camera di commercio – di concerto con le associazioni di categoria – rappresenta l’indispensabile cinghia di trasmissione tra le esigenze di ogni singolo pezzo di territorio e la risposta che le istituzioni possono dar loro”.
Nel 2013, intanto, hanno fatto il pieno i bandi dell’Ente di Largo Castello: 810 le imprese finanziate (di cui solo 3 quelle cessate) ma, soprattutto, 1.400 le domande consegnate nella prima settimana di apertura dei bandi, con altrettante richieste in attesa di essere depositate. Interventi, quelli della Camera di Commercio, che nascevano dunque come una misura a sportello, ma che alla fine hanno quasi assunto le sembianze di un ‘click day’, con le imprese in gara l’una contro l’altra per arrivare prima possibile.
ESTENSE
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