23/04/14

Edilizia, approvata risoluzione su fondi infrastrutture piccoli Comuni

 Il testo, Bipartisan, è stato approvato in Commissione Ambiente alla Camera
 
La commissione Ambiente alla Camera ha approvato all'unanimità una risoluzione bipartisan che impegna il governo a dare la priorità, nell'assegnazione dei fondi del programma 6.000 Campanili destinato ai piccoli Comuni, agli interventi di consolidamento antisismico, manutenzione del territorio e riduzione del rischio idrogeologico.Il fondo, istituito con il cosiddetto decreto del Fare per rilanciare le infrastrutture, è stato finanziato con 100 milioni di euro destinati integralmente ai piccoli Comuni con popolazione fino ai 5mila abitanti, poi integrato con ulteriori 50 milioni dalla legge di Stabilità 2014. Secondo quanto stabilisce il decreto i fondi vengono ripartiti secondo un criterio temporale, in base alla data di presentazione delle domande per usufruire dei finanziamenti.Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente e primo firmatario della risoluzione cofirmata da tutti i gruppi parlamentari, spiega che il testo "impegna il governo a destinare le risorse del programma 6.000 Campanili prioritariamente agli interventi di qualificazione e manutenzione del territorio, recupero e riqualificazione degli edifici esistenti, riduzione del rischio idrogeologico. Non dunque un elenco casuale di opere prosegue Realacci ma azioni che servono al futuro"."Un orientamento che, insieme allo sblocco di 1,5 miliardi già stanziati per contrastare il dissesto idrogeologico annunciato dal governo, ai 3,5 miliardi per le scuole e al potenziamento e alla stabilizzazione dell'ecobonus aggiunge il presidente della commissione Ambiente rappresenta una straordinaria occasione per  rilanciare un settore importante come l'edilizia nel segno della qualità, assicurando maggiore sicurezza ai cittadini e riducendo al contempo sia le bollette che le emissioni".
Tra le altre cose la risoluzione impegna il governo "a garantire una equilibrata ripartizione regionale degli interventi, tenendo conto della consistenza della presenza dei piccoli Comuni in relazione alle diverse aree territoriali e a favorire nella progettazione processi aggregativi tra le amministrazioni comunali; e "a valutare l'opportunità di ridurre l'importo minimo previsto per il finanziamento per favorire la realizzazione di un maggior numero di progetti sempre in relazione alle priorità
individuate".

(Public Policy)

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