Assicurare "la
concentrazione di risorse significative su misure volte a realizzare
miglioramenti di carattere strutturale, correggendo le debolezze di
lungo periodo dell'economia italiana e le forti disparità regionali, in
particolare mediante l'allocazione, nell'ambito dell'obiettivo tematico 7
(trasporto sostenibile e infrastrutture; Ndr), di risorse significative
a valore sul Fondo europeo di sviluppo regionale per la realizzazione e
l'ammodernamento di infrastrutture nel Mezzogiorno e in altre aree del
Paese in cui si registra un maggiore ritardo in questo ambito".
È questa
la prima condizione del parere - positivo - espresso dalla commissione
Politiche Ue alla Camera sull'accordo di partenariato per i fondi
strutturali europei 2014-20. Il parere seppure positivo è molto
articolato e detta ben 27 condizioni. La XIV commissione, tra le altre
cose, chiede anche di incrementare i fondi destinati a ricerca, sviluppo
tecnologico e innovazione; promuovere una amministrazione pubblica più
efficiente e che "siano incrementate significativamente nell'ambito
dell'obiettivo tematico 5 (adattamenti climatici e prevenzione rischi;
Ndr) le risorse per la realizzazione di opere volte a ridurre e
prevenire il rischio idrogeologico e, nell'ambito dell'obiettivo
tematico 6 (ambiente e risorse naturali; Ndr), gli stanziamenti per
ridurre la produzione di rifiuti urbani e aumentare la percentuale di
riutilizzo e di riciclaggio".
Rispetto agli enti locali si chiede che venga
"stabilita espressamente la possibilità per le Città metropolitane e per
i capoluoghi di Provincia, anche associando altri Comuni con
caratteristiche e problematiche territoriali ed urbane analoghe, di
accedere direttamente all'utilizzo dei fondi per il rinnovo urbano,
banda larga, efficientamento energetico del patrimonio edilizio, previa
predisposizione di appositi piani integrati secondo il modello Smart
City". Tra le altre condizioni la commissione chiede un cronoprogramma
che, per ciascun obiettivo tematico, "definisca stretto legame tra
azioni previste, risultati attesi e tempi di realizzazione". E ancora:
che "siano precisate le modalità per verificare ex ante la capacità
amministrativa e gli altri requisiti minimi da parte delle Regioni e
degli altri soggetti che si candidano alla gestione di programmi" e che
"siano incrementati gli stanziamenti per l'assistenza tecnica volti a
sostenere lo sviluppo della capacità amministrativa degli organismi che
gestiscono i fondi". Nel parere si chiede anche che "il governo
trasmetta alle Camere ogni tre mesi una relazione relativa allo stato di
avanzamento della programmazione 2014-2020 dei fondi strutturali e di
investimento, indicando il livello degli impegni e dei pagamenti con
riferimento a ciascun programma operativo e autorità di gestione".
(Public Policy)
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