26/04/14
Ambiente, Galletti: No al nucleare, sì alle rinnovabili sono il futuro
Ambiente, Galletti: No al nucleare, sì alle rinnovabili sono il futuro
Riduzione di CO2 entro il 2030, incremento delle rinnovabili che dovrebbero arrivare al 27% della produzione totale di energia per un investimento di circa 13,5 miliardi, lotta alla disoccupazione. Sono questi gli "ingredienti" più importanti sui quali punti il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, intervistato da Metro. "Siamo alla vigilia del semestre di presidenza italiana in Europa e, approfittando dell'opportunità offerte da questo ruolo, vorremmo dare alle questioni ambientali un peso determinante.
Su questo tema vogliamo porci all'avanguardia, come Italia ma specialmente come Europa, e non nascondere le nostre responsabilità, giocando su questa partita, un ruolo trainante", ha detto il ministro ricordando che l'Italia è tra i paesi più virtuosi. "Abbiamo sottoscritto un accordo con altri 18 Paesi 'sensibili', tra cui Francia e Germania, per raggiungere la riduzione di un ulteriore 40% di riduzione di CO2 entro il 2030. Questo presuppone l'incremento delle rinnovabili che dovrebbero arrivare a livello europeo, sempre per quella scadenza, al 27% rispetto alla produzione totale di energia. Ci sono ancora resistenza da parte dei Paesi più legati agli interessi del fossile, ma credo in ultima analisi che l'Europa, anche grazie al semestre di presidenza italiana, riuscira' a rispettare questo ambizioso programma". Secondo Galletti il futuro energetico del paese passa per le rinnovabili per il nucleare non ci sono speranze di ritorno: "Lo escludo tassativamente, su questo sono stato particolarmente chiaro fin dall'inizio. Io sono rispettoso della scelta che hanno liberamente fatto gli italiani. Si sono espressi in modo negativo attraverso un referendum, quindi ribadisco: il tema del nucleare non è all'ordine del giorno di questo ministero".
(ilVelino/AGV NEWS)
Pubblicato da
Alessandro Bratti
alle
14:07
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