La corte d'appello di Firenze ha disposto l'obbligo di bonifica e il
ripristino dei luoghi per i vertici del Consorzio Cavet condannati al
processo sui danni provocati nel Mugello per i lavori di costruzione
della Tav fra Firenze e Bologna.
I giudici hanno poi stabilito
risarcimenti danni (che saranno quantificati in sede civile) per lo
Stato, il ministero, Regione, Comuni e Province del Mugello. Fra i danni
che dovranno essere risarciti il giudici ha inserito anche quelli per
omessa bonifica di alcuni dei 24 corsi d'acqua che, secondo l'accusa,
sono stati inquinati dai lavori per la Tav. Il processo di oggi è un
appello bis, i reati legati ai corsi di fiumi sono stati comunque
considerati prescritti. Riguardo le bonifiche "i vertici Cavet ha
spiegato uno dei legali del Consorzio, Giuseppe Zanalla sono stati
assolti per la gestione dei siti di proprietà o gestiti dal Consorzio.
Le bonifiche, riguardano quindi siti esterni. Resta poi da capire ha
aggiunto perchè il traffico illecito di rifiuti è stato ritenuto
prescritto in alcuni casi e non in altri".
(ANSA)
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