Il pacchetto europeo sul clima ed energia al 2030 è un’opportunità unica per rispondere alla sfida del cambiamento climatico creando valore e per proteggere la competititività dell’economia italiana per i prossimi 15 anni attraverso un programma di innovazione e di integrazione dei mercati elettrici europei.
Voci che addossano l’aumento dei prezzi alle politiche climatiche ed energetiche esistenti sono infondate e fuorvianti. La Commissione Europea ha stimato che le tasse per il loro finanziamento costituiscono la componente più piccola del prezzo dell’energia. Gli aspetti determinanti per la ripresa economica e il mantenimento della competitività sono invece l’innovazione e la gestione nel modo più sostenibile ed economico possibile dei costi delle imprese e dei consumatori. A fronte di ciò, l’Europa e l’Italia devono gestire le sfide globali attraverso target vincolanti che:
I. riducano il consumo energetico, e la dipendenza da costose importazioni, attraverso una strategia europea e nazionale di risanamento energetico degli edifici e lo sviluppo di incentivi per l’adozione di tecnologie che migliorano l’efficienza energetica delle operazioni e degli impianti industriali esistenti;
II. permettano lo sviluppo di infrastrutture per l’integrazione dei mercati elettrici europei e così il raggiungimento di risparmi sui costi dell’elettricità per imprese e consumatori attraverso lo sviluppo di una rete elettrica europea che permette un più efficace e competitivo commercio elettrico e uno sfruttamento più efficiente dei parchi elettrici esistenti.
Il 5 febbraio u.s. il Parlamento europeo ha votato in favore dell’inclusione di un target vincolante del 40% per il risparmio energetico per il 2030 dando un segnale forte e ambizioso alla Commissione Europea, agli Stati Membri, alla comunità economica e ai cittadini europei.
I membri della European Alliance to Save Energy si augurano che l’Italia possa sostenere questo appello durante il Consiglio Energia della prossima settimana e il Consiglio Europeo del 20-21 marzo p.v. e unirsi finalmente alla lungimirante richiesta di Germania, Danimarca, Portogallo, Belgio e Irlanda a definire un pacchetto energia e clima per il 2030 con tre target vincolanti e avere un ruolo chiave in tal senso durante i negoziati che avranno luogo durante il nostro semestre di presidenza dell’Unione.
Nei mesi precedenti avevamo già avviato un dialogo con il Ministro Orlando il quale aveva già preso parte a iniziative a livello europeo sul pacchetto europeo sul clima ed energia al 2030.
In tale ottica, i rappresentanti italiani di importanti aziende membri della European Alliance to Save Energy, come Philips e Siemens, vorrebbero incontrarla a Roma durante il mese di marzo per discutere con lei la nostra posizione sul pacchetto 2030 e continuare anche con lei una fruttuosa collaborazione.
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