23/03/14
La riforma delle Agenzie per l'Ambiente
La riforma delle Agenzie per l'Ambiente: controllo e prevenzione ambientale fra presente e futuro lunedì 24 marzo ore 10.30-13 sala del Buonarrivo (corso d'Augusto 231, Rimini)
Introduce
On. Tiziano Arlotti
Intervengono
On. Alessandro Bratti
La proposta di riforma del sistema di controllo e prevenzione ambientale
Prof. Stefano Tibaldi
L'operatività di Arpa Emilia-Romagna e la posizione di AssoArpa rispetto al progetto di riordino del sistema agenziale
Saluti conclusivi
Ass. Stefania Sabba Provincia di Rimini
Ass. Sara Visintin Comune di Rimini
Presentazione
All'inizio della passata legislatura, con il decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 133 del 2008, è stato istituito l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), al quale sono state assegnate le funzioni e le risorse dell'APAT, dell'Istituto nazionale per la fauna selvatica e dell'Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare. L'accorpamento in un unico organismo dei tre principali enti che si occupano di ambiente non ha però risolto alcune importanti problematiche che sono emerse in questi venti anni di attività. Da tempo, infatti, il cosiddetto «sistema delle agenzie», comprese quelle regionali, sta evidenziando la necessità di una riforma organica del settore con l'obiettivo di raggiungere una maggiore efficienza e di creare una struttura più funzionale e con un efficace sistema di condivisione delle informazioni ambientali, e le stesse ARPA, riunite nell'associazione AssoArpa, hanno manifestato «l'esigenza di una riforma organica, finalizzata al rilancio del sistema delle agenzie per la protezione dell'ambiente, oltre che alla garanzia della sua funzionalità, efficienza ed economicità».
In questi anni di consolidamento del sistema delle agenzie si è assistito anche alla crescita della domanda di prestazioni da parte delle istituzioni e della società civile, nonché a trasformazioni importanti del contesto istituzionale, a partire dalla revisione del titolo V della parte seconda della Costituzione e dall'affermarsi del federalismo amministrativo. In tale scenario sono emersi i fabbisogni di adattamento del mandato delle agenzie ambientali, ma, allo stesso tempo, anche i limiti che presenta il modello di funzionamento e di erogazione delle prestazioni pubbliche di controllo e di protezione ambientale delle agenzie.
Accanto alla primaria necessità di rendere le attività delle agenzie sempre più omogenee ed efficaci, sia sul piano della diffusione nel territorio nazionale, sia sul piano tecnico e dell'innovazione, sono emerse anche esigenze di riforma istituzionale, dovute al crescente problema dello «scollamento» tra l'aumento della domanda di controllo e di prestazioni tecniche rivolta alle agenzie e la definizione del relativo mandato e del sistema di finanziamento.
L'incontro sarà l'occasione per illustrare la proposta di legge d'iniziativa del deputato Bratti "Istituzione del Sistema nazionale per la prevenzione e la protezione dell'ambiente e ordinamento delle funzioni dell'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale ad esso relative", ed approfondire le questioni di grande rilievo su cui deve intervenire una legge di riforma organica del sistema delle agenzie.
On. Tiziano Arlotti
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