In dirittura d'arrivo il piano ambientale dell'Ilva di Taranto.
Al Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) sul piano, è infatti arrivato anche il via libera del ministero della Salute.
Questo parere si aggiunge a quelli gia' espressi dai dicasteri
dell'Ambiente e dello Sviluppo economico e completa la fase del
cosiddetto "concerto" ministeriale. Adesso spetterà al Consiglio dei
ministri approvare definitivamente il Dpcm in modo che possa essere
pubblicato sulla "Gazzetta Ufficiale" e rendere così operativo il piano
stesso. In ambienti Ilva il definitivo via libera era già atteso
nella seduta di ieri del Cdm, però secondo quanto si apprende
dall'azienda, essendo l'ok del ministero guidato da Beatrice Lorenzin
arrivato solo alcune ore prima della seduta, non si e' poi fatto in
tempo ad inserire il Dpcm nell'ordine del giorno di ieri. L'ultima legge
sull'Ilva, la numero 6 dello scorso 6 febbraio, fissa al 28 febbraio
2014 la data entro cui presentare il piano ambientale. Una scadenza
pero' slittata a causa della crisi del Governo Letta sebbene l'ex
ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando, avesse predisposto i
provvedimenti di competenza, anche iscritti all'odg della seduta del Cdm
di qualche settimana fa poi conclusasi con le dimissioni dell'esecutivo
Letta.Il piano ambientale individua una serie di interventi di
risanamento e bonifica da farsi nel siderurgico a partire dall'agosto
scorso, data in cui e' entrata in vigore un'altra legge sull'Ilva, la
numero 89 relativa al commissariamento della societa'. Il piano è stato
redatto da tre esperti nominati la scorsa estate dal ministero
(Giuseppe Genon, Lucia Bisceglia e Marco Lupo), i quali lo hanno reso
noto il 10 ottobre. Da allora, si sono aperti 30 giorni per il deposito
delle osservazioni. Fra quelle presentate, ci sono anche Regione Puglia,
Arpa Puglia e Comune di Taranto. Alla luce delle osservazioni
formulate, il piano ambientale e' stato quindi rivisto ed ora è pronto
nella sua versione definitiva. In base a quanto stabiliscono le leggi 89
del 2013 e 6 del 2014, il piano ambientale equivale a modifica dell'Aia
relativamente ai tempi. La prossima ufficializzazione del piano
ambientale sblocchera' il piano industriale del commissario Enrico
Bondi. Proprio le due leggi mettono infatti due piani in connessione
stretta: prima quello ambientale, a seguire quello industriale che al
piano ambientale si conformera'.
(AGI) .
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