Disastro ambientale e truffa ai danni dello Stato.
Con queste accuse sono stati rinviati a giudizio gli ex amministratori e
dirigenti di Bagnolifutura, 19 in tutto, che si sono occupati negli
anni della bonifica dell'area dell'Italsider a Napoli.
Il giudice per le
indagini preliminari ha accolto la richiesta del pm Stefania Buda che
aveva chiesto il processo per tutti gli imputati che inizierà il 3
aprile davanti alla sesta sezione penale del Tribunale di Napoli. Erano
finiti sotto inchiesta in quanto, secondo la Procura di Napoli la
bonifica di Bagnoli sarebbe stata solo sulla carta e mai operativa.
A
giudizio dunque finiscono tra gli altri gli ex vicesindaci del Comune
di Napoli, Sabatino Santangelo e Rocco Papa, gli ex direttori generali
di Bagnolifutura, Carlo Borgomeo e Mario Hubler, l'ex direttore generale
del ministero dell'Ambiente, Gianfranco Mascazzini, e i vari direttori
tecnici. Sono state invece stralciate le posizioni dei fratelli Raffaele
e Maurizio Iorio, ingegnere di bonifica e responsabile controllo di
bonifica, i quali rispondevano solo del reato di false certificazioni e
miscelazioni di rifiuti per l'anno 2007.
Le indagini della Procura
avrebbero accertato che la bonifica effettuata sui suoli era 'fasulla' e
che in alcuni punti addirittura il livello di inquinamento era
peggiorato rispetto a cinque anni prima quando iniziarono i primi
carotaggi per la pulizia del terreno da materiali ferrosi e cancerogeni.
Dalle intercettazioni telefoniche sono poi venute fuori una serie di
complicità che hanno prodotto false certificazioni che attestavano
l'avvenuta bonifica mentre nei terreni si mischiavano idrocarburi e
residui di petrolio.
(AGI)
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