09/12/13
Pd: Renzi trionfa e vince le primarie, sfiora il 70%
Matteo Renzi, attuale sindaco di Firenze, ha vinto le primarie per eleggere il nuovo segretario del Pd. Ha trionfato sfiorando il 70%, (68% dei voti).
Oltre due milioni e mezzo di persone hanno fatto la fila ai gazebo e nelle sedi del Partito per scegliere il nuovo leader fra Renzi, Cuoprlo e Civati. A questi ultimi, sono andati rispettivamente il 18 e il 14% dei voti. Una vittoria schiacciante quella del giovane sindaco di Firenze, che simboleggia la sconfitta della vecchia classe dirigente di sinistra. E non è solo la percentuale, sotto il 75,8% di Walter Veltroni nel 2007 e sopra il 53,2% di Pier Luigi Bersani del 2009, ma anche l'affluenza a decretare una vittoria senza ombre: al voto sono andate 2,8 milioni di persone. "Non c'è più alibi per il cambiamento", ha detto subito il nuovo segretario che ha sottolineato come da oggi, non finisce la sinistra ma un gruppo dirigente. "Oggi ha sottolineato il bipolarismo è salvo. Ai teorici dell'inciucio diciamo: vi è andata male". Ed ha indicato le urgenze: legge elettorale, taglio dei costi della politica, occupazione.
Già da oggi Renzi dovrebbe arrivare a Roma per presentare la segreteria. Si danno per certi Luca Lotti e Stefano Bonaccini, per probabili Antonio Funciello, Tommaso Nannicini e Deborah Serracchiani. Ma c'è chi non esclude aperture ad altri, compresi le aree dei suoi sfidanti, ma certo non "riciclati" e di certo qualche colpo a sorpresa, magari imprenditori o uomini di cultura. "Letta non potrà piu' prescindere dal Pd", ha avvertito la renziana di ferro Simona Bonafè. E i tempi sono stretti. Già martedì sera Renzi vedrà i gruppi parlamentari del Pd in vista della fiducia che Letta chiederà mercoledì alle Camere. A meno che non vi sia uno slittamento. Tra i suoi non manca chi avrebbe preferito tappe meno serrate. Sarebbe stato meglio, ha spiegato un parlamentare vicino al sindaco di Firenze, aspettare intanto l'assemblea nazionale che domenica ratificherà l'elezione a segretario. E qualche giorno in più avrebbe consentito a Renzi di discutere con maggiore agio da subito con il premier il "patto" che, e il sindaco di Firenze lo ha preannunciato, sarà messo a punto entro gennaio. Di certo, tutto dovrà avvenire alla luce del sole, è il consiglio che in molti danno a Renzi sapendo di sfondare una porta aperta. Niente vertici segreti, niente "tunnel". Tutto dovrà essere trasparente.
(AGI)
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