05/12/13

L.Elettorale: Renzi, consulta sorprendente, con Letta siamo sulla stessa barca

 
Proporzionale puro da prima repubblica sarebbe grande passo indietro

La decisione della Consulta sulla legge elettorale è "dal punto di vista tecnico e giuridico sorprendente". Lo dice Matteo Renzi, in una intervista a Il Mattino. "E' spiega il candidato alla segreteria Pd una sentenza additiva: introduce d'imperio le preferenze. Di più, se si votasse oggi con il Porcellum rimaneggiato, avremmo un proporzionale puro da prima Repubblica. Se vogliono far finire questi vent'anni tornando indietro, mi sembra una scelta discutibile". "La Corte dice che il Parlamento può approvare una nuova legge elettorale? Beh, grazie di cuore per la cortese concessione. Meno male che ce l'hanno detto i giudici.O hanno il senso dell'umorismo, o non so cosa pensare", aggiunge il sindaco di Firenze. "Non avevamo bisogno sottolinea di una sentenza della Consulta per superare il Porcellum. Perchè avevamo già deciso di andare a votare con regole diverse.Però dobbiamo dimostrare che ci sono le condizioni politiche per fare una legge nuova che garantisca la governabilità. il Partito democratico, che è la stragrande parte della maggioranza, la legge la farà. Ripartendo dalla Camera, perchè al Senato c'è l'impasse".
Ora, prosegue Renzi, il carico del governo sta sul Pd ''e allora il candidato segretario del Pd si guarda negli occhi con il premier e dice: siamo tutti sulla stessa barca, o si rema o si affonda''. Quanto all'ipotesi di un'intesa con Letta, Renzi dice: "non c'è nessun patto. Se la gente non vota domenica, tutto il disegno che ho messo in campo viene meno'': le primarie ''sono diventate uno straordinario referendum sul futuro del Paese''. Sulla riforma elettorale "si deve parlare con tutti", dice Renzi, che conclude: "se andiamo alle elezioni europee del 25 maggio avendo realizzato la prima lettura della legge elettorale, le prime due letture della revisione costituzionale e il pacchetto di risparmi sui costi della politica togliamo argomenti straordinari al populismo''.

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