Modifica della web tax, sanatoria dei contenziosi sui canoni delle
spiagge, un ritocco dell'aliquota massima della Tasi, semplificazioni
per nuovi stadi, ma senza"new town".
E ancora:
rivalutazione delle quote di Bankitalia, Fondo taglia cuneo,
salvaguardati altri 17 mila esodati, 50 milioni per i contratti di
solidarietà e tassa sui vitalizi parlamentari. Sono queste alcune delle
novità introdotte al ddl Stabilità che oggi ha ricevuto il voto di
fiducia da parte dell'aula della Camera (con 350 voti favorevoli e 196
contrari). La commissione Bilancio, dopo 14 sedute, ha licenziato il ddl
martedì scorso alle 2 di notte, dando mandato al relatore Maino Marchi
(Pd). Sul testo il Governo ha posto la questione di fiducia, ma senza
maxi-emendamento come invece è successo precedentemente in prima lettura
al Senato. Il ddl, arrivato oggi in Aula, è molto diverso da quello
uscito dal Senato: per evitare ritocchi in Aula o nel maxi-emendamento,
prima di licenziare il testo in commissione Governo e maggioranza hanno
rivisto e alleggerito la nuova web tax: dall'emendamento infatti è
sparito l'obbligo di partita Iva per le società che effettuano commercio
online, mentre rimane per gli spazi pubblicitari e il diritto d'autore.
Rivalutazione
al 95% delle pensioni fino a 4 volte il minimo e 147 milioni di euro
per Polizia e Vigili del fuoco per interventi legati all'Expo 2015.
Resta dovuta, anche se non più entro il 16 gennaio ma entro il 24
gennaio prossimo, la cosiddetta mini-Imu 2013. Non ci sarà comunque
nessuna sanzione se si sono commessi errori nel versamento dell'Imu
2013. La futura Iuc (Imposta unica comunale), invece, esce dalla Camera
così come entrata: quindi non si applicherà alla prima casa e l'aliquota
massima
sarà del 10,6 per mille. La Iuc, con la Tasi sui servizi indivisibili e
la Tari sui rifiuti, porterà in dote ulteriori 500 milioni da destinare
alle detrazioni sulle prime abitazioni. Confermato il divieto di
utilizzo dei contanti per pagare gli affitti mentre sull'ecobonus per
l'acquisto di mobili
alla fine è passato il principio secondo cui i costi per l'arredamento non potranno superare quelli di
ristrutturazione.Tra
le novità in tema di lavoro, grazie a un emendamento M5s (anche se
attenuato con la riformulazione del Governo) è arrivato anche lo stop
alle delocalizzazioni. Quindi stop
dei contributi statali alle aziende che decidono di delocalizzare la produzione in un altro Paese non
appartenente
dell'Unione europea. La perdita del contributo (e la restituzione di
quelli già ricevuti) scatterà se il trasferimento avverrà entro 3 anni
dalla richiesta del beneficio).
Introdotta anche un norma antievasione del Pd per le transazioni che riguardano gli atleti professionisti, una sulla mobilità del personale nelle società a partecipazione pubblica (escluse le quotate) e quello per l'abolizione del bollo fisso di 34,20 euro su conti correnti e conto titoli. Per quanto riguarda il cuneo sono state ritoccate le detrazioni Irpef, appesantendole sotto i 28mila euro.
Un emendamento dei 5 stelle, poi, ha stabilito che i Fondi dell'8 per mille destinati allo Stato verranno utilizzati per l'edilizia scolastica. Sempre sul cuneo è stato istituito il Fondo per la riduzione della pressione fiscale a cui saranno destinate, dal 2014, le risorse provenienti dalla spending review e quelle recuperate con le attività per il contrasto all'evasione fiscale. Con un emendamento del Governo viene prevista la copertura del buco nel bilancio Inps legato all'incorporazione dell'Inpdap. Per quanto riguarda la Sardegna, un emendamento approvato ha stabilito che il piano che il commissario per l'alluvione in Sardegna dovrà predisporre per la ricostruzione, "deve prevedere meccanismi che favoriscano la delocalizzazione in aree sicure" degli edifici costruiti nelle zone a rischio. Infine: rottamazione delle cartelle Equitalia, 22 milioni di euro per il Fondo bebè e 126 milioni per i lavoratori socialmente utili della Calabria, di Palermo e di Napoli.
(Public Policy)
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