Programma riforme frutto condivisione; forse oggi vede Renzi
"Lavoreremo insieme con uno spirito di squadra che sarà fruttuoso, utile al paese ed al centrosinistra". Enrico Letta accoglie con soddisfazione il risultato delle primarie del Pd che assegna lo scettro di nuovo segretario a Matteo Renzi con un margine netto, tanto netto da far commentare al premier, con i suoi, che una leadership forte sarà sicuramente utile a tutto il paese. Il capo del governo guarda ora avanti, attende di poter approfondire con il nuovo leader Pd ( forse anche oggi a Roma ma non ci sono ancora conferme dai diretti interessati) e con tutti gli altri alleati, gli aspetti del programma di governo per il 2014. Programma incentrato sulle riforme e già frutto, si ragiona a Palazzo Chigi, di una riflessione condivisa. Un percorso che avrà sicuramente ulteriori approfondimenti ma che ha già una traccia ben definita nel solco delle riforme istituzionali, in particolare il superamento del bicameralismo perfetto e la riduzione del numero dei parlamentari. Riforme caldeggiate dall'opinione pubblica e, almeno a parole, sostenute da tutti i partiti, anche da quelli dell'opposizione. Diverso il discorso sulla legge elettorale, una riforma anch'essa ormai assolutamente necessaria per il Governo ma che deve avere come punto di partenza la competenza del Parlamento. Tutte considerazioni che il presidente del Consiglio non dovrebbe mancare di fare mercoledi' prossimo durante il discorso programmatico alle Camere per la nuova fiducia. L'Esecutivo potrebbe intervenire sulla legge elettorale, dunque, solo su una espressa richiesta della maggioranza. "Dovrebbero essere i partiti, in caso di impasse, a chiederci una mediazione'', hanno sottolineato fonti governative nei giorni scorsi. Una linea a cui continua ad attenersi Letta che intanto esprime apprezzamento per la forza e la vitalita' del suo partito. ''Le primarie dice rimangono uno straordinario strumento di partecipazione, che oggi dà forza alla nuova leadership''. Un partito è convinto il premier che grazie ad una partecipazione così alta alle primarie diventa un argine contro il "populismo crescente". Letta non manca di fare i complimenti a tutti e tre candidati che sostiene hanno condotto battaglie all'altezza della sfida nella certezza che ognuno di loro spendera al meglio la legittimazione e il consenso ricevuti".
(ANSA).
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