06/11/13

Mobilità: meno auto, più bus e bici

La mobilità a Ferrara si fa più sostenibile. Rispetto al 2005 cala drasticamente l’uso dell’auto privata per gli spostamenti e cresce quello di autobus e biciclette.
Sono i risultati di un’indagine sulla mobilità urbana condotta da Mediatel per conto di Ami Ferrara effettuata mediante interviste dirette ai passanti, di età maggiore o uguale a 18 anni (divisi per classi di età: 18-34; 35-64; 65+), intervistati in otto punti di passaggio della città, che ha riguardato sia i residenti che i non residenti (ad esclusione dei turisti). Il campione è composto da 901 persone con 2530 spostamenti complessivi rilevati. Secondo quanto illustrato in conferenza stampa da Alessandro Pasetti di Mediatel "la mobilità insostenibile è passata dal 59% del 2005 al 43,6% del 2013". Un cambiamento che fa dire, in maniera forse troppo ottimistica, a Giuseppe Ruzziconi, amministratore unico di Ami Ferrara, che "la città è diventata ormai una città sostenibile".

I risultati dell’indagine evidenziano, in particolare, la drastica diminuzione dell’uso di auto private passata dal 48,2% della precedente rilevazione del 2005 al 33,6% del 2013. Dato che, come ammette lo stesso Modonesi "è anche e soprattutto frutto della crisi economica come riscontrato anche nel calo del 20% nell’occupazione dei parcheggi pubblici”. Ma il dato forse più sorprendente è quello legato all’uso di mezzi di trasporto pubblico come autobus o corriere, che passa dal 3,1% del 2005 al 12,7% del 2013: "Sicuramente in questo dato influisce il trasporto verso Cona" spiega Maurizio Buriani di Ami. Proprio sulla linea 6 sugli autobus rossi è in fase di sperimentazione una parte del progetto Gim che prevede l’installazione in strada di paline "intelligenti" per dare agli utenti informazioni utili sulle tempistiche e sulle fermate. "Entro la fine dell’anno dovremmo completare l’installazione delle paline", spiega ancora Modonesi. Sempre in chiave tecnologica, l’app Ferrara Mobile è ora disponibile anche per i terminali Android.
Stabile su alti livelli e in lieve crescita, l’uso delle biciclette primo mezzo in assoluto per gli spostamenti nel tempo libero, la spesa e la scuola che passa dal 26,4% della precedente rilevazione al 28,5% di quest’anno. A favore delle due ruote sostenibili arriverà, entro il mese di novembre, come annunciato ancora da Modonesi, anche la trasformazione di tutte le Ztl in "zona 30" ovvero in strade in cui il limite di velocità massimo è fissato a 30 km orari: “Questo -spiega l’assessore comunale alla mobilità- permetterà ai ciclisti di poter andare contromano in buona parte delle vie del centro”. In aumento anche le postazioni di bike sharing che dalle 5 attuali passeranno a 7 il prossimo anno con l’arrivo anche della nuova tesserina "Mi muovo". Ma sulla mobilità per le biciclette, come ricordato da Gianni Stefanati, bicycle manager di Ami, nonostante Ferrara si attesti in vetta fra le città con la percentuale maggiore di ciclisti (dopo Bolzano) e fra le prime città in quanto a servizi a loro dedicati, "le statistiche ci vedono molto giù quando prendiamo in considerazione le infrastrutture, da noi carenti o di bassa qualità".

Secondo la rilevazione di Mediatel, ad essere più "sostenibili"sono le donne, molto più propense a lasciare l’automobile in garage e a spostarsi sia in bici che con l’autobus (le ferraresi li usano nel 17% dei casi mentre gli uomini si fermano solo all’8%) evidenziando una mobilita sostenibile “rosa” che arriva al 61% contro quella maschile ferma al 51%.

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