La mobilità a Ferrara si fa più sostenibile. Rispetto al 2005 cala
drasticamente l’uso dell’auto privata per gli spostamenti e cresce
quello di autobus e biciclette.
Sono i risultati di
un’indagine sulla mobilità urbana condotta da Mediatel per conto di Ami
Ferrara effettuata mediante interviste dirette ai passanti, di età
maggiore o uguale a 18 anni (divisi per classi di età: 18-34; 35-64;
65+), intervistati in otto punti di passaggio della città, che ha
riguardato sia i residenti che i non residenti (ad esclusione dei
turisti). Il campione è composto da 901 persone con 2530 spostamenti
complessivi rilevati. Secondo quanto illustrato in conferenza stampa da
Alessandro Pasetti di Mediatel "la mobilità insostenibile è passata dal
59% del 2005 al 43,6% del 2013". Un cambiamento che fa dire, in maniera
forse troppo ottimistica, a Giuseppe Ruzziconi, amministratore unico di
Ami Ferrara, che "la città è diventata ormai una città sostenibile".
I
risultati dell’indagine evidenziano, in particolare, la drastica
diminuzione dell’uso di auto private passata dal 48,2% della precedente
rilevazione del 2005 al 33,6% del 2013. Dato che, come ammette lo stesso
Modonesi "è anche e soprattutto frutto della crisi economica come
riscontrato anche nel calo del 20% nell’occupazione dei parcheggi
pubblici”. Ma il dato forse più sorprendente è quello legato all’uso di
mezzi di trasporto pubblico come autobus o corriere, che passa dal 3,1%
del 2005 al 12,7% del 2013: "Sicuramente in questo dato influisce il
trasporto verso Cona" spiega Maurizio Buriani di Ami. Proprio sulla
linea 6 sugli autobus rossi è in fase di sperimentazione una parte del
progetto Gim che prevede l’installazione in strada di paline
"intelligenti" per dare agli utenti informazioni utili sulle tempistiche
e sulle fermate. "Entro la fine dell’anno dovremmo completare
l’installazione delle paline", spiega ancora Modonesi. Sempre in chiave
tecnologica, l’app Ferrara Mobile è ora disponibile anche per i
terminali Android.
Stabile su alti livelli e in lieve crescita, l’uso delle biciclette primo mezzo in assoluto per gli spostamenti nel tempo libero, la spesa e la scuola che passa dal 26,4% della precedente rilevazione al 28,5% di quest’anno. A favore delle due ruote sostenibili arriverà, entro il mese di novembre, come annunciato ancora da Modonesi, anche la trasformazione di tutte le Ztl in "zona 30" ovvero in strade in cui il limite di velocità massimo è fissato a 30 km orari: “Questo -spiega l’assessore comunale alla mobilità- permetterà ai ciclisti di poter andare contromano in buona parte delle vie del centro”. In aumento anche le postazioni di bike sharing che dalle 5 attuali passeranno a 7 il prossimo anno con l’arrivo anche della nuova tesserina "Mi muovo". Ma sulla mobilità per le biciclette, come ricordato da Gianni Stefanati, bicycle manager di Ami, nonostante Ferrara si attesti in vetta fra le città con la percentuale maggiore di ciclisti (dopo Bolzano) e fra le prime città in quanto a servizi a loro dedicati, "le statistiche ci vedono molto giù quando prendiamo in considerazione le infrastrutture, da noi carenti o di bassa qualità".
Secondo la rilevazione di Mediatel, ad essere più "sostenibili"sono le donne, molto più propense a lasciare l’automobile in garage e a spostarsi sia in bici che con l’autobus (le ferraresi li usano nel 17% dei casi mentre gli uomini si fermano solo all’8%) evidenziando una mobilita sostenibile “rosa” che arriva al 61% contro quella maschile ferma al 51%.
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