Non più solo un ‘rifiuto pericoloso’ ma un’opportunità per la
salvaguardia dell’ambiente e per il rilancio dell’economia. L’olio
usato, se correttamente gestito, rappresenta una risorsa dal doppio
valore. E’ questo il messaggio lanciato dal Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati al salone del motociclo.
Milano,
6 nov. (Ign) – Non più solo un ‘rifiuto pericoloso’ ma un’opportunità
per la salvaguardia dell’ambiente e per il rilancio dell’economia.
L’olio usato, se correttamente gestito, rappresenta una risorsa dal
doppio valore. E’ questo il messaggio che il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati
lancia agli appassionati delle due ruote a Eicma, l’Esposizione
Internazionale del Motociclo che si terrà a FieraMilano da domani fino
al 10 novembre. ‘’La nostra partecipazione a Eicma spiega il direttore
Strategie, Comunicazione e Sistemi del Coou Antonio Mastrostefano a Ign, testata online del Gruppo Adnkronos
è dovuta al fatto che se è vero che riusciamo a raccogliere circa il
95% degli oli usati ogni anno, il nostro obiettivo è intercettare quel
5% che rimane e che con tutta probabilità deriva dal fai da te. Cambiare personalmente l’olio è una tipica attività di motociclisti e appassionati di motori e ci sembrava quindi logico incontrarli nella sede più appropriata che è appunto il salone del motociclo’’.
Nello stand allestito all’interno del padiglione 10, dove sarà possibile ammirare una originale Moto Guzzi Gt del 1930, il Consorzio inviterà i visitatori a conoscere le tematiche legate al ciclo di vita dell’olio usato e le opportunità che da questo derivano. Il settore si fonda sul lavoro della filiera composta dal Consorzio, dalle aziende di raccolta e dalle imprese della rigenerazione, che provvedono alla raccolta del lubrificante usato e alla sua rigenerazione. ‘’Ciò che il Consorzio fa da trent’anni sottolinea Mastrostefano è raccogliere, in maniera totalmente gratuita per i consumatori, l’olio lubrificante usato e rigenerarlo reimmettendolo nel ciclo produttivo. E’ così che un rifiuto dal costo potenziale per la comunità diventa una risorsa per l’economia italiana’’.
Ciò che per molti appare solo come un rifiuto rappresenta una sorprendente risorsa economica perché attraverso la rigenerazione torna a nuova vita con le stesse caratteristiche del prodotto da cui deriva. Ma oltre alla salvaguardia dell’ambiente, basti pensare che sarebbero sufficienti 4 chili di olio lubrificante usato abbandonati in mare per inquinare una superficie d’acqua grande come un campo di calcio, l’importanza della corretta gestione degli oli usati è da leggere anche in chiave economica. ‘’Se consideriamo - puntualizza Mastrostefano - che dalla rigenerazione di questo rifiuto pericoloso si possono ottenere quasi 100mila tonnellate di olio lubrificante vuol dire che noi riforniamo il mercato italiano di questo settore per quasi un quarto e contribuiamo a diminuire gli acquisti di petrolio’’.
Attualmente in Italia la quantità di olio usato raccolto rappresenta circa il 90% del totale raccoglibile. Attraverso la sua rigenerazione, il nostro il Paese ha risparmiato fino ad oggi circa 2,9 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio.
Per contribuire alla raccolta dell’olio usato, è necessario rivolgersi alle officine autorizzate dal circuito. E per chi non vuole rinunciare a fare il cambio dell’olio in proprio, è possibile chiamare il numero verde del Consorzio 800 863 048, oppure inviare una e-mail all’indirizzo informazione@coou.it oppure collegarsi al sito www.coou.it, per avere informazioni utili per il corretto smaltimento del lubrificante usato.
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