21/11/13

Clima:Orlando,crescita e sostenibilità non si escludono


 Ministro a Varsavia, sfida è economia e lotta a cambi climatici   

"Il mondo affronta molte sfide, ma quella su come costruire un'economia competitiva mentre lotta contro il cambiamento climatico è una delle più urgenti". A dirlo è stato il ministro all'Ambiente Andrea Orlando intervenendo, a Varsavia, alla sessione plenaria della Conferenza mondiale dell’Onu sul clima. “Alcuni  ha aggiunto potrebbero replicare che non e' possibile fare entrambe le cose allo stesso tempo. Siamo in disaccordo. Crescita economica e sostenibilita' non si escludono a vicenda".
 "Noi ha detto il ministro crediamo che si debbano tagliare le emissioni e si debba decarbonizzare la nostra economia in modo efficiente ed efficace in termini di costi come parte integrante della soluzione delle nostre sfide economiche e globali, nonchè come imperativo morale. Siamo pronti a fare la nostra parte e siamo certi che qui possiamo fare un altro passo avanti nella nostra lotta comune contro i cambiamenti climatici”. Dopo avere rivolto il suo pensiero alle vittime delle recenti calamità negli Stati Uniti, nelle Filippine e in Sardegna, Orlando ha sottolineato che occorre "agire subito" e "prepararci per raggiungere un accordo nel 2015 a Parigi che permetta a tutte le parti di prendere impegni e attuare azioni concrete. Allo stesso tempo, la partecipazione globale non è sufficiente.
Dobbiamo garantire che il nostro punto di partenza a Parigi sia adeguato e che l'accordo contenga un sufficiente livello di ambizione e trasparenza, il che significa che tutti gli impegni devono essere quantificabili". Al riguardo, il ministro ha ricordato che l'Italia "sta potenziando la propria strategia per un'economia a basso tenore di carbonio, le fonti energetiche rinnovabili, le politiche e le misure di efficienza energetica, per non parlare di incentivi". Per Orlando è anche necessario "integrare l'adattamento nelle politiche di sviluppo a tutti i livelli. L'Italia ha recentemente presentato la propria strategia di adattamento per migliorare la resilienza del clima e ridurre il rischio climatico nel nostro paese, ed è aperta a prendere in considerazione osservazioni e suggerimenti da esperti e dalla società civile. La strategia include anche le risorse finanziarie necessarie per attuare azioni urgenti stimate in circa 2,5 miliardi di euro l'anno per i prossimi 15 anni, sia dal settore pubblico che privato. D'altra parte, nel quadro della Convenzione sul clima e del Protocollo di Kyoto, l'Italia ha promosso e realizzato negli ultimi 15 anni progetti congiunti con i Paesi in via di sviluppo. Stiamo lavorando in più di 40 paesi, in Africa, in Asia, in America Latina e nelle piccole isole del Pacifico". "Al fine di evitare la frammentazione dell'azione  ha concluso Orlando è necessario definire un quadro internazionale stabile e chiaro. Per questo qui a Varsavia dobbiamo stabilire il processo verso un accordo onesto, ambizioso e vincolante. E' il momento di cogliere gli elementi essenziali del dibattito in un piano di lavoro, che ci tenga in pista per concordare un nuovo Protocollo entro il 2015 e permetta di concentrarci nel 2014 e nel 2015 su una discussione di merito".

(ANSA) 

Nessun commento: