Opportunità progressisti, ma mettere in discussione capitalismo
Rispetto "ai settori della rappresentanza politica", che oggi comprendono e recepiscono la domanda di sostenibilità che arriva dall'opinione pubblica "è evidente che la destra non ha
nessuna possibilità di incrociare questa domanda: non è scontato che
possano farlo le forze progressiste ma è evidente che hanno questa
opportunità". Andrea Orlando, ministro dell'Ambiente, lo dice
nell'intervento di apertura all'incontro "La sostenibilità sociale e
ambientale" che ha promosso oggi a Roma. E allora, tutto ciò può
rapresentare per il fronte progressista "a possibilità di offrire alla
sostenibilità un veicolo, un vettore, un soggetto in grado di
realizzare quegli obiettivi", valuta Orlando.
"Tutto questo
ragionamento riguarda anche il Pd e la discussione che dovremmo fare e
non stiamo facendo", segnala il ministro dell'Ambiente. "Nel corso di
questi anni abbiamo utilizzato delle forme di radicalismo verbale, nelle
diverse accezioni e direzioni", dice Orlando, radicalismo diventato "il
collante" di un campo di forze puntando "su temi anche molto contigui all'elementio dell'antipolitica".
Ciò
è accaduto "perchè non siamo stati in grado di farci una domanda
radicale" e cioè"se questo capitalismo è in grado di funzionare" una
domanda "che da moltissimo tempo non ci facciamo più", segnala il
titolare dell'Ambiente
In tutto cio' in casa Pd "si alzavano i decibel perchè in fondo gli slogan che lanciavamo erano
ininfluenti
rispetto alla domanda fondamentale", spiega Andrea Orlando, ministro
dell'ambiente, e "si demonizzava l'avversario perchè in fondo, il vero
avversario, quello che impedisce lo sviluppo equo", quello con "un
potere senza volto, un potere finanziario" che causa "una distorsione
nel sistema", dice
Orlando, era un avversario che "si preferiva non
nominare" perchè "avrebbe scomodato molti, anche molti che almeno a
parole si collocano nel campo progressista". Ciò sarebbe accaduto
ponendo "il tema fondamentale della distribuzione delle risorse e dell'effettiva responsabilità del potere, di quale è il potere", valuta il ministro. Insomma "un insieme di temi che si è preferito derubricare coprendoli con
altri" con "le più diverse forme di radicalismo o di presunta radicalità". Però"credo che proprio dal tema della sostenibilità ci venga l'urgenza di porci nuovamente queste domande", dice Orlando, e "se non fosse sufficiente il tema della sostenibilità sociale, ormai esploso nel nostro Paese, il tema
della sostenibilità ambientale è ampiamente esplosa a livello globale. ueste due dimensioni oggi ci richiedono uno sforzo di elaborazione più forte".
(DIRE)
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