26/11/13

Ambiente e salute: è necessaria una maggiore integrazione

Un appello del Presidente di AssoArpa e Direttore generale di ARPA Puglia

Giorgio Assennato, presidente di AssoArpa e Direttore generale di ARPA Puglia, nell’ambito di una interessante intervista al settimanale l’Espresso sulla “terra dei fuochi”, è partito da una disamina della situazione specifica per evidenziare delle problematiche di carattere generale, relative alla necessità di una riforma del sistema delle agenzie ambientali ed alla necessità di integrazione fra queste ed il sistema sanitario per gli aspetti relativi alla salute.

“L’intero sistema nazionale di protezione ambientale che è in attesa di una nuova normativa dalle Camere (da tre legislature si discute stancamente il progetto di legge Realacci-Bratti) avrebbe trovato un elemento operativo di grande crescita professionale in un’attività che finalmente riuscisse a definire la sinergia ambiente-salute attraverso l’interazione delle istituzioni ambientali con quelle sanitarie (Istituto Superiore di Sanità e Dipartimenti di Prevenzione delle ASL).
Si sarebbe potuto quindi definire una linea guida sulle valutazioni integrate di impatto sanitario, utilissime anche nell’ambito dei procedimenti di autorizzazione ambientale (VAS,VIA,AIA etc.) per le quali c’è ancora un gravissimo vuoto di policy operative e quindi di prestazioni specifiche. (…)

E’ giunto il momento di definire tra istituzioni ambientali (ISPRA e ARPA/APPA) e sanitarie (ISS/ASL) una linea guida concertata che possa orientare i medici e i tecnici ambientali che, nelle sedi amministrative continuano ad operare senza alcuno strumento efficace, in modo da ricondurre il tema della integrazione ambiente e salute e della tutela ambientale sanitaria nei momenti istituzionali propri.

Ed è anche maturo il tempo per il Parlamento di approvare il progetto di legge Realacci-Bratti che, istituendo il sistema nazionale di protezione ambientale fondato sui principi di terzietà, sussidiarietà, rispetto dei livelli essenziali di tutela ambientale e finanziamenti adeguati, garantirà definitivamente i cittadini che l’ARPA non è lo strumento musicale che suona la musica gradita ai governatori delle regioni (di cui attualmente è mero ente strumentale) ma parte di un sistema tecnico-scientifico capace di offrire prestazioni omogenee e qualitativamente elevate su tutto il territorio nazionale. Da tempo Assoarpa (l’associazione delle ARPA/APPA) da me attualmente presieduta è impegnata in questa direzione.“

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