28/09/13

«Eradicare le armi nucleari »: all’Onu (come sempre) tutti d’accordo, ma pochi fatti



Il Tnp non è rispettato da diversi Paesi, e il bando dei test nucleari non è mai entrato in vigore

Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, aprendo il primo high-level meeting dell’Assemblea generale delle Nazioni unite sul disarmo delle armi nucleari, ha detto che «E’ tempo che gli Stati membri dell’Onu prendano delle misure concrete per eradicare gli armamenti nucleari nel mondo. Il disarmo nucleare non deve restare un sogno. Gli sforzi della denuclearizzazione permetteranno di liberare delle risorse enormi per lo sviluppo economico e sociale, per la promozione della democrazia e la buona governance, così come per la protezione dell’ambiente. Questo ci assicurerà anche che tali armi non cadano nelle mani di gruppi terroristi o di gruppi armati non statali».

Il segretario generale dell’Onu ha lanciato un appello in particolare agli stati che detengono armi nucleari perché «Si impegnino maggiormente sulla strada della cooperazione internazionale e del disarmo» ed il sudcoreano Ban ha aggiunto: «Oggi, chiedo alla Repubblica popolare democratica di Corea (Rpdc) di dar prova di rispetto verso gli impegni che ha preso verso una denuclearizzazione verificabile ed all’Iran a rafforzare la trasparenza del suo programma nucleare».

Senza citare Israele, India e Pakistan, Ban Ki-moon ha chiesto ai Paesi  che non l’hanno ancora fatto di aderire al Trattato di non proliferazione delle armi nucleari (Tnp) ed al Trattato di interdizione completa dei test nucleari (Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty – Cntb). Il Tnp è entrato in vigore nel lontano 1970 ed il Cntb  è stato adottato dall’Assemblea generale dell’Onu nell’ormai non più vicino 1996, ma non è ancora entrato in vigore.
Il presidente della 68esima Assembla generale dell’Onu,  John Ashe, ha ricordato agli Stati membri «Il legame tra gli obiettivi per lo sviluppo per il periodo post-2015 ed il disarmo nucleare. Una diminuzione delle risorse dedicate agli armamenti nucleari permetterebbe la riallocazione delle risorse in favore dello sviluppo. Non è ironico che, mentre miglioriamo la vita delle persone nel mondo, dedichiamo ancora tanti mezzi alle armi di distruzione di massa?».

Poi, tra gli applausi anche dei delegati dei Paesi che producono e vendono più armi e che hanno arsenali pieni di bombe atomiche, Ashe si è congratulato con gli Stati membri dell’Onu perché si sono riuniti per la prima volta nel quadro di un meeting sul disarmo 67 anni dopo l’adozione della prima risoluzione dell’Assemblea generale dell’Onu, il 10 gennaio  1946 a Londra, che chiedeva l’eliminazione delle armi nucleari e di tutte le armi di distruzione di massa. Da Allora si sono prodotte tante armi nucleari da distruggere 5 pianeti come il nostro e le armi di distruzione di massa sono state accumulate fino a diventare nuovamente la regione per la prossima guerra annunciata in Siria.

Ma Ashe è ottimista: «Mentre il  Comprehensive Nuclear-Test-Ban Treaty non è ancora entrato in vigore, sono persuaso che questa riunione storica avrà delle ripercussioni positive sul futuro. Lo storico high-level meeting   di oggi ci offre l’opportunità di onorare la visione della Dichiarazione del Millennio e per rinnovare il nostro impegno per un mondo libero dalla paura. Edificando  sulla riunione di oggi e sul lavoro che molti di voi stanno già facendo, saremo in grado di fare progressi significativi  e di far avanzare l’agenda di chi prima di noi ha pensato alla creazione di un mondo che onori ciò che per tutti noi veramente valore: la sicurezza, la prosperità, la pace e il benessere umano».

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