Non c'è maggiore criticità nelle zone di ricaduta emissioni"
"Nessuna maggiore criticita' nella qualita' dell'aria nelle zone di ricaduta dei fumi da inceneritore rispetto al restante territorio della città". Questo, in sintesi, quanto emerge dal Rapporto monitoraggio dell'aria che
Arpa ha effettuato intorno al termovalorizzatore di via Cavazza a Modena, oggetto negli ultimi mesi di forti polemiche per la riclassificazione dell'impianto in R1 richiesta da
Hera e approvata dalla Provincia di Modena che, di fatto ha aperto le frontiere provinciali all'arrivo e al conferimento dei rifiuti. A chiedere una presentazione dei dati Arpa sono stati Emilio Sabattini, presidente della Provincia di Modena e Giorgio Pighi, sindaco della città, anche presidenti della Conferenza territoriale socio sanitaria della provincia di Modena, che oggi pomeriggio si riunirà in seduta proprio sul tema inceneritore. Dal reportage di Arpa emerge che "nel 2012 le concentrazioni medie di
Pm10 risultano in leggera diminuzione rispetto all'anno precedente, così come sono ampiamente al di sotto del limite di riferimento fissato dalla normativa per le aree verdi le diossine nel suolo, gli idrocarburi policiclici e i metalli", spiega il direttore della sezione provinciale Arpa di Modena Vittorio Boraldi. Il report completo è consultabile sul portale web www.Arpa.emr.it.
( (DIRE)
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