27/09/13

Bologna città resiliente. Verso un piano di adattamento ai cambiamenti climatici

L'obiettivo del progetto BLUE AP (LIFE 11/ENV/IT/119), che vede tra i partner anche Kyoto Club, è mettere in rete competenze e know-how, avvicinando cittadini e imprese alle emergenze ambientali attraverso un processo bottom-up. Un articolo su Bologna Today.

La Commissione EU, lo scorso aprile, ha presentato la Strategia europea per l’adattamento ai cambiamenti climatici, che rappresenta un ulteriore passo per la definizione di strategie a livello nazionale, regionale e locale. Oggi diviene fondamentale recepire questo strumento europeo per un adeguamento a livello nazionale delle indicazioni emanate dalla Commissione, al fine di mettere gli Enti locali del nostro Paese nelle condizioni di poterlo utilizzare come riferimento per l’avvio di politiche e azioni in chiave di adattamento sul nostro territorio.

È in tale contesto che il Comune di Bologna ha intrapreso un percorso verso la costruzione di una comunità resiliente, che vedrà l’implementazione di un Piano di Adattamento ai cambiamenti climatici, con l’augurio che il nostro Governo agisca in tempi rapidi per l’adozione della SNA – Strategia Nazionale di Adattamento, in fase ultima di definizione. A giorni si dovrebbe infatti aprire la seconda consultazione pubblica sul documento redatto da circa 80 scienziati sotto il coordinamento del Prof. Sergio Castellari.
Predisporre un Piano di adattamento significa mettere in rete competenze e know-how: il Comune realizzerà il piano partendo dall’obiettivo di coinvolgere cittadini e imprese, avvicinandoli al tema del cambiamento climatico con un particolare sguardo sulle vulnerabilità ed emergenze territoriali, attraverso un processo bottom-up. Ed è proprio dall’intento di fare rete che Bologna e le città di Padova, Alba, Ancona, Reggio Emilia e Venezia, le province di Genova e Catania, con i partner tecnici Ambiente Italia, Indica, Kyoto Club, EuroCube srl, IUAV, Assaica, avvertendo la necessità di avere un interlocutore regionale e nazionale, sono state le prime a ragionare sui temi dell’adattamento e, in particolare, su un network che permetta una condivisione di know-how e competenze multidisciplinari. Si tratta del network “Il clima cambia la città”, presentato venerdì 20 Settembre ’13 a Padova, nell’ambito della XV Assemblea nazionale del Coordinamento delle Agende 21 Locali Italiane.

“La strategia di adattamento ai cambiamenti climatici è, per sua natura, complessa e richiede una visione ‘osmotica’ del territorio - afferma Lorenzo Bono, Project manager di Ambiente Italia. Al tempo stesso, le misure che possono essere pianificate e realizzate in un’area urbana sono molto diverse tra loro e chiamano in causa diversi livelli decisionali. È quindi fondamentale che il Piano di adattamento abbia un vero approccio intersettoriale, capace di coinvolgere tutti i livelli di governance e, parallelamente, i principali stakeholder guidati da un’unica cabina di regia”.

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