Nel suo intervento, Carlo Alberto Goldoni ha ricordato come «in rapporto ad altre popolazioni europee lo stato della popolazione modenese può essere definito buono: la speranza di vita supera gli 80 anni per gli uomini e 85 per le donne, valori entrambi migliori rispetto alla media regionale. Altri indicatori segnalano un progressivo miglioramento dello stato complessivo di salute: in campo oncologico si assiste a una riduzione della mortalità e anche del numero assoluto di casi». Gli studi svolti in Emilia Romagna sugli inceneritori, «sicuramente all'avanguardia ha aggiunto Goldoni hanno aggiunto una notevole massa di informazioni a quanto già si sapeva». Non solo: «Gli studi epidemiologici non hanno evidenziato effetti in termini di danno alla salute pubblica. Quanto all'aumento di parti pre-termine, per ora osservato riguardo a popolazioni esposte a inceneritori unicamente da Moniter, non vi sono differenze tra il dato medio nell'area dell'inceneritore e il dato medio del restante territorio regionale». Su questo elemento Emilio Sabattini, a nome della Conferenza territoriale, ha sollecitato le autorità sanitarie a «fare ulteriori approfondimenti, d'intesa con il Comitato scientifico, per avere a disposizione maggiori elementi conoscitivi e dati il più possibile aggiornati».
26/09/13
Ausl: «Nessun nesso fra inceneritore e patologie tumorali»
Nel suo intervento, Carlo Alberto Goldoni ha ricordato come «in rapporto ad altre popolazioni europee lo stato della popolazione modenese può essere definito buono: la speranza di vita supera gli 80 anni per gli uomini e 85 per le donne, valori entrambi migliori rispetto alla media regionale. Altri indicatori segnalano un progressivo miglioramento dello stato complessivo di salute: in campo oncologico si assiste a una riduzione della mortalità e anche del numero assoluto di casi». Gli studi svolti in Emilia Romagna sugli inceneritori, «sicuramente all'avanguardia ha aggiunto Goldoni hanno aggiunto una notevole massa di informazioni a quanto già si sapeva». Non solo: «Gli studi epidemiologici non hanno evidenziato effetti in termini di danno alla salute pubblica. Quanto all'aumento di parti pre-termine, per ora osservato riguardo a popolazioni esposte a inceneritori unicamente da Moniter, non vi sono differenze tra il dato medio nell'area dell'inceneritore e il dato medio del restante territorio regionale». Su questo elemento Emilio Sabattini, a nome della Conferenza territoriale, ha sollecitato le autorità sanitarie a «fare ulteriori approfondimenti, d'intesa con il Comitato scientifico, per avere a disposizione maggiori elementi conoscitivi e dati il più possibile aggiornati».
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