L’Ue si appresta a modificare il trattato della Comunità dell’energia.
La Commissione propone al Consiglio di autorizzarla a negoziare, a nome
dell’Unione europea, le modifiche al trattato, alla luce dei mutamenti
avvenuti nel “acquis comunitario in materia di ambiente”.
Il
trattato che istituisce la Comunità dell’energia e che crea un mercato
integrato dell’energia (elettricità e gas) tra la Comunità europea e le
parti contraenti, è stato adottato dalla Comunità europea il 25 ottobre
2005 ad Atene ed è entrato in vigore il primo luglio 2006.
La
Comunità dell’energia ha una serie di obiettivi e svolge una serie di
attività. Oltre a cercare di potenziare la sicurezza degli
approvvigionamenti e sviluppare le relazioni con i paesi vicini, di
migliorare l’efficienza energetica, la situazione ambientale e
promuovere il ricorso alle energie rinnovabili; di sviluppare la
concorrenza sul mercato dell’energia di rete, la Comunità dell’energia
si pone l’obiettivo di creare un quadro giuridico e commerciale stabile
e uno spazio normativo unico per gli scambi di energia di rete.
Infatti,
un aspetto importante delle attività della Comunità dell’energia
riguarda l’attuazione di una parte della legislazione comunitaria o
“acquis comunitario” nell’insieme degli Stati parti contraenti del
trattato in materia di energia, ambiente, concorrenza e energie
rinnovabili, come pure del rispetto di talune norme comunitarie di
portata generale relative a sistemi tecnici (ad esempio in materia di
trasporti o raccordi transfrontalieri). In particolare e secondo il
trattato, per “acquis comunitario in materia di ambiente” si devono
intendere una serie di direttive: quella sulla valutazione dell’impatto
ambientale di determinati progetti pubblici e privati sull’ambiente,
quella relativa alla riduzione del tenore di zolfo di alcuni
combustibili liquidi., quella concernente la limitazione delle emissioni
nell’atmosfera di taluni inquinanti originati dai grandi impianti di
combustione e quella sulla conservazione degli uccelli selvatici.
Ogni parte contraente deve attuare l’acquis comunitario conformemente a un preciso calendario (fissato nell’allegato II del trattato)
Però, la direttiva sulla limitazione delle emissioni nell’atmosfera è stata sostituita con effetto dal 7 gennaio 2013 per nuovi impianti e dal 1° gennaio 2016 per gli impianti esistenti. Dunque, visto che la direttiva sugli inquinanti originati dai grandi impianti di combustione (Lcp) è stata abrogata è opportuno che l’acquis comunitario in materia di ambiente e il calendario di recepimento siano modificati di conseguenza.
(Eleonora Santucci)
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