Fauna selvatica a rischio a fine anno, con la fine del sostegno della Provincia Bratti risponde all’appello di Borghi: merita aiuti dal Parlamento e dalla città.
Salvate il Giardino delle Capinere. All’appello lanciato da Lorenzo Borghi, leader storico della Lipu, ha risposto subito il deputato Alessandro Bratti (Pd). «Non solo non deve chiudere il centro Lipu di Ferrara, ma vanno salvaguardate tutte le realtà di questo genere a livello regionale e nazionale. Basta una legge molto semplice, di due articoli, che presenterò quanto prima è la promessa di Bratti, dopo aver letto sulla Nuova l’allarme di Borghi Non si tratta nemmeno di trovare tanti soldi, per tutelare questi centri bastano poche decine di migliaia di euro. Credo comunque che se le forze politiche e le istituzioni cittadine si sono mosse per Spal e basket, dovrebbero fare altrettanto per il centro Lipu, che è una delle cose più belle di Ferrara. E mi rivolgo anche alla Regione». Secondo Bratti la valenza del Giardino delle Capinere, al di là dell’azione di recupero della fauna selvatica, sta nell’attività «di valorizzazione ambientale di quella zona della città (di fronte al Motovelodromo, ndr) e nel fatto di dare lavoro a persone con problemi. E poi tutti gli ambientalisti conoscono il valore dell’attività svolta in questi anni da Borghi, quando uno come lui lancia un appello bisogna prestare ascolto». Il Girardino delle Capinere ospita oltre 90 specie di esemplari appartenenti alla fauna selvatica, da oltre 20 anni a questa parte, quasi tutte a rischio della vita in caso di chiusura del centro. Il problema, come sempre, è finanziario. A fine anno verrà meno il sostegno della Provincia, e toccherebbe soprattutto alla Regione provvedere alle risorse per il funzionamento. La fauna selvatica è infatti di competenza della Regione, lo stesso ente che ha individuato e autorizzato 10 centri di recupero sul suo territorio. Un piccolo aiuto,una goccia nell'oceano, è arrivato in questi giorni dal comitato regionale della Fikta, la federazione di karate tradizionale, che - su indicazione del sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani - ha contribuito con 3.070 euro. Questa cifra si va a sommare ai 16 mila euro provenienti dalla diverse convenzioni. Si arriva così vicino a quota 20mila euro contro i 50mila che servirebbero per continuare l'attività e mantenere un dipendente. Per questo sta partendo una raccolta firme dalla pagina Facebook e che coinvolgerà non solo il mondo del volontariato.
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