07/08/13

Clima: progetto UE per valutare impatto cambiamenti globali

Valutare il costo dei cambiamenti climatici e il loro impatto generale sulla società. E' l'obiettivo dei ricercatori del progetto GLOBAL-IQ ("Impact Quantification of Global Changes"), finanziato dall'UE, che valuteranno anche i costi e i benefici delle possibili strategie di riduzione e adattamento. A dedicare un servizio sull'iniziativa è stato il notiziario europeo Cordis. Le valutazioni dell'impatto economico effettuate da GLOBAL-IQ coprono settori come salute, servizi, popolazione, uso della
terra, acqua, energia, commercio e trasporti.

I ricercatori stanno anche lavorando per migliorare i modelli economici attualmente usati per valutare le migliori strategie per affrontare i cambiamenti globali. I ricercatori del progetto hanno iniziato nel 2011 con una visione d'insieme interdisciplinare dei cambiamenti globali, e sono poi passati a quantificare gli impatti. GLOBAL-IQ ha fatto progredire il proprio lavoro sull'identificazione delle migliori strategie per ridurre l'impatto dei cambiamenti climatici o per aiutare la società ad adattarsi al cambiamento. Il lavoro di GLOBAL-IQ aiuterà anche a migliorare l'affidabilità del rapporto Stern del governo britannico sull'impatto economico globale del cambiamento climatico. Questo studio all'avanguardia, pubblicato nel 2006, giungeva alla conclusione che i costi per la società nel caso non si facesse niente sarebbero stati molte volte superiori rispetto a un'azione immediata.
Ad esempio, uno studio GLOBAL-IQ del 2012 introduce un quadro teorico sul rapporto tra impatti del cambiamento climatico e concentrazione globale dei gas serra prendendo in considerazione l'incertezza e i rischi che i responsabili dei processi decisionali affrontano quando devono elaborare delle risposte. Il progetto, che dovrebbe concludersi nel 2014, aiutera' anche a costruire e consolidare
una rete di ricerca per condividere le conoscenze su questi problemi in tutta Europa. GLOBAL-IQ ha ricevuto 2,7 milioni di euro di finanziamenti dall'Ue. Il coordinatore del progetto è la Fondazione Jean-Jacques Laffont presso la Scuola di economia di Tolosa, che guida un team composto da 11 istituti di ricerca europei ubicati in otto paesi diversi.

(AGI)

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