08/08/13

Bratti risponde a Di Martino


«Incenerimento sì, con compensazione per i territori»

Non è una sconfessione delle politiche ambientali degli ultimi dieci anni, l’accordo che consente a Hera di importare senza limitazioni rifiuti urbani dal resto dell’Emilia e rifiuti speciale da tutta Italia. «Sono cambiate le condizioni, è giusto ragionare a livello regionale e usare al meglio gli impianti nuovi come Forlì e Ferrara: bisogna però prevedere compensazioni per i territori interessati» è la posizione di Alessandro Bratti, deputato ed esperto ambientale del Pd. E’ in parte una risposta alle polemiche sollevate da Cristiano Di Martino («facciamo lo sciopero della differenziata») l’indomani dell’accordo che ha concesso più margini di manovra ad Hera in cambio della rinuncia al contenzioso legale e al ritiro del piano biomasse; ma anche alle perplessità sparse nel mondo ambientalista. Non siamo più ai tempi della legge Ronchi, è il sostanza il ragionamento di Bratti, «allora si parlava del 30-40% di raccolta differenziata mentre oggi si comincia puntare sul 65-70%. I nuovi orientamenti anche a livello comunitario mettono in primo piano il recupero dei materiali rispetto alla valorizzazione energetica attraverso l’incenerimento». Nel frattempo, però, l’Emilia Romagna si è strutturata con impianti d’incenerimento e di recupero e continua a smaltire rifiuti anche nelle discariche di Baricella, Imola e Reggio Emilia. «È sensato puntare sul pieno utilizzo d’inceneritori più efficienti, magari avviando a dismissione quelli più vecchi, e ridurre così l’impiego delle discariche? Secondo me sì argomenta Bratti  riportando naturalmente la programmazione a livello regionale. Del resto, dal punto di vista dell’impatto ambientale, i rifiuti di Comacchio o di Reggio sono identici, e anche gli speciali, che sono a libero mercato, hanno impatto simile». Alle province che si fanno carico di smaltire rifiuti di altri, però, dovrebbero essere riconosciuti dei vantaggi: il deputato Pd pensa a «vantaggi in tariffa per gli utenti e compensazioni di tipo ambientale per i territori». Tutte cose che vanno concordate con l’Agenzia regionale e con Hera.

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