Tagli a sperimentazione animale, industria risparmierà 2,7 mld
L'Europa rafforza in maniera significativa la protezione della salute dei cittadini e dell'ambiente applicando da domenica primo settembre regole più sicure per l'utilizzo di prodotti chimici quali disinfettanti domestici e ospedalieri, veleno per topi, vernici e spray antimuffa, ma anche pastiglie per la depurazione dell'acqua.
Per Janez Potocnik, commissario europeo per l'ambiente, ''il nuovo regolamento è un altro passo avanti per garantire che in tutta l'Unione siano disponibili solo prodotti sicuri e autorizzati''. Senza contare che anche l'industria ne trarrà vantaggio, in quanto le nuove regole consentiranno di chiedere un'autorizzazione per l'intera Ue, permettendo all'operatore di immettere direttamente i propri prodotti sul mercato europeo.
Cosi', semplificando e rendendo più efficienti le procedure di autorizzazione, ma anche i requisiti in materia di dati e la loro condivisione, l'industria potrà risparmiare stima Bruxelles ''2,7 miliardi di euro in dieci anni''. Bruxelles e' anche convinta che grazie alla condivisione obbligatoria dei dati verrà ridotta la sperimentazione sugli animali.
Gli europei verranno informati delle novità attraverso il registro europeo dei biocidi: per l'appunto le sostanze chimiche utilizzate per eliminare muffe e batteri. Sara' infine l'Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) a fornire, tramite i suoi pareri, un maggior supporto tecnico e scientifico alla Commissione europea e agli Stati membri.
(ANSA)
31/08/13
Ue,da domenica regole più sicure per disinfettanti e vernici
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Alessandro Bratti
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Orlando, in riduzione procedure infrazione Ue per ambiente
Obiettivo evitare pesanti sanzioni economiche per Italia
Sono in riduzione le procedure di infrazione da parte dell'Europa che gravano sull'Italia in materia ambientale. Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando aggiungendo che ''se la Commissione Europea valuterà positivamente la nostra azione e coglierà l'intensità del nostro sforzo, potremmo raggiungere il significativo risultato di azzerare le infrazioni ambientali di competenza primaria del ministero dell'Ambiente, evitando pesanti sanzioni economiche per il nostro Paese e liberando quindi risorse che potranno essere destinate allo sviluppo sostenibile dell'Italia''.
Con l'approvazione della Legge di Delegazione europea e della Legge europea 2013, spiega il ministro in una nota, ''abbiamo fornito alla Commissione Europea gli elementi per valutare l'archiviazione di nove procedure di infrazione avviate, e abbiamo ottenuto dal Parlamento la delega per poter adottare le misure necessarie a chiuderne altre quattro entro la fine dell'anno. Questi dati si sommano alle due procedure archiviate a giugno e alle tre la cui chiusura è già in valutazione. Sono fiducioso che si possano ridurre in modo significativo le procedure di infrazione che gravano sul nostro Paese in materia ambientale''.
Orlando ricorda che ''resterebbero ancora da chiudere tredici procedimenti aperti su materie di primaria competenza regionale, per le quali stiamo lavorando alla riduzione delle irregolarità collaborando con le regioni interessate. Si inizia dunque a concretizzare conclude il ministro un lavoro importante svolto in questi mesi dal ministero dell'Ambiente in stretta collaborazione con il ministero degli affari europei. Un'azione che può contribuire a rafforzare il ruolo del nostro Paese in ambito comunitario e ad elevare gli standard ambientali''.
(ANSA)
Sono in riduzione le procedure di infrazione da parte dell'Europa che gravano sull'Italia in materia ambientale. Lo afferma il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando aggiungendo che ''se la Commissione Europea valuterà positivamente la nostra azione e coglierà l'intensità del nostro sforzo, potremmo raggiungere il significativo risultato di azzerare le infrazioni ambientali di competenza primaria del ministero dell'Ambiente, evitando pesanti sanzioni economiche per il nostro Paese e liberando quindi risorse che potranno essere destinate allo sviluppo sostenibile dell'Italia''.
Con l'approvazione della Legge di Delegazione europea e della Legge europea 2013, spiega il ministro in una nota, ''abbiamo fornito alla Commissione Europea gli elementi per valutare l'archiviazione di nove procedure di infrazione avviate, e abbiamo ottenuto dal Parlamento la delega per poter adottare le misure necessarie a chiuderne altre quattro entro la fine dell'anno. Questi dati si sommano alle due procedure archiviate a giugno e alle tre la cui chiusura è già in valutazione. Sono fiducioso che si possano ridurre in modo significativo le procedure di infrazione che gravano sul nostro Paese in materia ambientale''.
Orlando ricorda che ''resterebbero ancora da chiudere tredici procedimenti aperti su materie di primaria competenza regionale, per le quali stiamo lavorando alla riduzione delle irregolarità collaborando con le regioni interessate. Si inizia dunque a concretizzare conclude il ministro un lavoro importante svolto in questi mesi dal ministero dell'Ambiente in stretta collaborazione con il ministero degli affari europei. Un'azione che può contribuire a rafforzare il ruolo del nostro Paese in ambito comunitario e ad elevare gli standard ambientali''.
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ministro dell'Ambiente
Energia, l’Ue si appresta a modificare il trattato della Comunità: ecco perché
L’Ue si appresta a modificare il trattato della Comunità dell’energia.
La Commissione propone al Consiglio di autorizzarla a negoziare, a nome
dell’Unione europea, le modifiche al trattato, alla luce dei mutamenti
avvenuti nel “acquis comunitario in materia di ambiente”.
Il trattato che istituisce la Comunità dell’energia e che crea un mercato integrato dell’energia (elettricità e gas) tra la Comunità europea e le parti contraenti, è stato adottato dalla Comunità europea il 25 ottobre 2005 ad Atene ed è entrato in vigore il primo luglio 2006.
La Comunità dell’energia ha una serie di obiettivi e svolge una serie di attività. Oltre a cercare di potenziare la sicurezza degli approvvigionamenti e sviluppare le relazioni con i paesi vicini, di migliorare l’efficienza energetica, la situazione ambientale e promuovere il ricorso alle energie rinnovabili; di sviluppare la concorrenza sul mercato dell’energia di rete, la Comunità dell’energia si pone l’obiettivo di creare un quadro giuridico e commerciale stabile e uno spazio normativo unico per gli scambi di energia di rete.
Il trattato che istituisce la Comunità dell’energia e che crea un mercato integrato dell’energia (elettricità e gas) tra la Comunità europea e le parti contraenti, è stato adottato dalla Comunità europea il 25 ottobre 2005 ad Atene ed è entrato in vigore il primo luglio 2006.
La Comunità dell’energia ha una serie di obiettivi e svolge una serie di attività. Oltre a cercare di potenziare la sicurezza degli approvvigionamenti e sviluppare le relazioni con i paesi vicini, di migliorare l’efficienza energetica, la situazione ambientale e promuovere il ricorso alle energie rinnovabili; di sviluppare la concorrenza sul mercato dell’energia di rete, la Comunità dell’energia si pone l’obiettivo di creare un quadro giuridico e commerciale stabile e uno spazio normativo unico per gli scambi di energia di rete.
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Rifiuti. Orlando: chi inquina deve pagare di più
"Superare iniquità Tares o togliere Imu solo operazione
facciata"
(DIRE)