In una sala della Regione stracolma, ieri imprese e professionisti hanno
assistito alla presentazione di Eco-Innovation, il bando europeo che,
nell’ambito del “Competitiveness and innovation framework programme”,
sostiene tutte le forme di tecnologia innovativa in grado di ridurre
l’impatto ambientale e di ottimizzare l’uso delle risorse energetiche.
Il bando per il 2013, che prevede finanziamenti per oltre 31 milioni di
euro destinati alla realizzazione di progetti “green” è appena stato
pubblicato e la Regione ha deciso di informare e accompagnare le piccole
e medie imprese nel percorso di accesso al finanziamento, organizzando
una giornata informativa in collaborazione con il ministero
dell’Ambiente.
«Si tratta di un’opportunità che le nostre imprese
hanno dimostrato di voler cogliere – ha dichiarato l’assessore alle
attività produttive Gianfranco Simoncini (Nella foto) sono infatti più
di 150 i partecipanti a questa giornata, segnale importante di una
presenza in un settore come quello della green economy, fondamentale per
lo sviluppo. Il bando Eco innovation è uno strumento che viene offerto
dall’Unione europea e che le imprese toscane hanno già dimostrato di
saper utilizzare visto che nei precedenti bandi sono diverse le aziende
toscane ammesse».
Secondo calcoli della Commissione europea, per 1
euro speso nelle imprese che fanno Eco-innovazione, si sono prodotti 20
euro di profitto per i suoi beneficiari, mentre ogni progetto
finanziato ha prodotto in media 8 posti di lavoro in più a tempo
indeterminato.
«E’ la dimostrazione che competitività e tutela dei posti di lavoro possono coniugarsi con la tutela dell’ambiente, uso responsabile delle risorse energetiche e crescita sostenibile ha aggiunto Simoncini.Quello dell’Eco-Innovation è un settore che la Regione sostiene con forza anche con gli strumenti già messi in campo, e non da oggi, come la creazione del distretto per le energie rinnovabili, i contributi per l’aggregazione delle imprese, il sostegno alle filiere e per favorire l’innovazione e la crescita competitiva. In questo quadro, sarà essenziale l’arrivo delle risorse della nuova programmazione dei fondi del Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale) per il periodo 2014-2020, che saranno per almeno un 20% vincolate ad interventi ambientali, di risparmio energetico e riduzione delle emissioni di anidride carbonica» ha concluso l’assessore.
I soggetti interessati al bando potranno presentare proposte progettuali inerenti a cinque settori prioritari: riciclo dei materiali, acqua, prodotti sostenibili per l’edilizia, imprese verdi, settore alimentare e delle bevande. Alcuni di questi settori fanno anche parte dei servizi pubblici locali che vengono continuamente richiamati da Confservizi Cispel Toscana come opportunità di investimento per contrastare la crisi e rilanciare l’occupazione.
«Mettere al centro dell’agenda per la crescita gli investimenti in infrastrutture pubbliche nei settori dell’acqua, dei rifiuti, delle fonti rinnovabili, del trasporto sostenibile e nell’edilizia sociale. Investimenti stimati in 2/3 miliardi di euro in Toscana e in 100 miliardi di Euro in Italia, nei prossimi 10 anni ha dichiarato Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, davanti ai rappresentanti di Governo e Regione in occasione dell’Assemblea annuale dell’ente sarebbe assurdo e irresponsabile non porre al centro dell’azione immediata di Governo questi investimenti, considerata la loro utilità ambientale, energetica e sociale, sapendo che per realizzarli in tempi brevi non servono tanto nuove risorse pubbliche, ma scelte politiche, sostegno istituzionale agli investimenti (incentivi, garanzie, uso attivo di uno strumento come la Cassa Depositi e Prestiti o Fidi Toscana), scelte di regolazione (tariffe e incentivi tariffari), autorità di regolazione».
Per quanto riguarda le risorse pubbliche (che allora servono ndr), De Girolamo propone al Governo di inserire questi investimenti nel Piano di utilizzo delle risorse europee 2014-2020. Che i settori citati da Confservizi Cispel Toscana siano tra quelli dove è più necessario concentrare l’iniziativa per nuovi investimenti è fuor di dubbio, ma facendo attenzione che i soldi siano indirizzati a progetti veramente sostenibili dato che il greenwashing è sempre dietro l’angolo e non tutto ciò che viene proposto è Eco-innovation. In tal senso è fondamentale la scelta accurata di indicatori di sostenibilità per la valutazione dei progetti e degli interventi da realizzare.
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