Nucelare, scoppia il caso sul trasporto di un carico sconosciuto dal centro Itrec all’aeroporto militare di gioia del colle. Sulla ss 106 Jonica il convoglio era scortato da addirittura 300 unità tra carabinieri, poliziotti e finanzieri. Per il Movimento 5 Stelle forse si tratta di scorie nucleari. E intanto tutti chiedono spiegazioni.
Grande clamore per il trasporto notturno di materiale sconosciuto in Basilicata, come riporta anche Il Fatto Quotidiano. Vito Petrocelli del M5S ha annunciato un’interrogazione urgente sulla questione. Alle 3 di notte un carico di scorie due giorni fa è stato trasferito dal centro Itrec nel comprensorio Enea-Trisaia della Basilicata all’aeroporto militare di Gioia del Colle. Tra i cittadini si è registrata grande preoccupazione per la scoperta, con il gruppo di attivisti No Scorie Trisaia in prima linea nel dibattito.
Bisogna ricordare che in Basilicata sono stoccate grandi quantità di scorie, e che solo una forte azione di massa dei cittadini scongiurò la creazione nel 2003 di un grande deposito unico nazionale per le scorie nucleari. L’ipotesi che il trasporto notturno in gran segreto contenesse scorie radioattive è tutt’altro che campata in aria: difatti il centro Itrec è gestito da Sogin, una società statale che si occupa della bonifica dei siti nucleari. Il trasporto tuttavia fa pensare che qualcosa nei piani prefissati sia cambiato. Come spiega il comitato No Scorie Trisaia
Il piano di smantellamento prevede l’arrivo all’Itrec di due cask (contenitori metallici corazzati, ndr) di contenimento con successivo incapsulamento delle barre e svuotamento della piscina, con destinazione il Deposito Nazionale. Se cosi fosse è accaduto qualcosa nell’interno dell’Itrec che ha fatto accelerare i tempi di incapsulamento?
Per quanto riguarda i rifiuti nucleari della Basilicata, vige il segreto di Stato. Ma allora come si può sapere qualcosa su questi strani movimenti notturni? La questione è arrivata in Parlamento, ora si spera che qualcuno faccia luce sulla vicenda.
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