Contro l'aggressione cinese e a difesa del fotovoltaico europeo. Un appello a tutela del settore dei pannelli solari e' stato lanciato oggi a Strasburgo da un gruppo di eurodeputati italiani e dal Presidente dell'Ifi, Industrie fotovoltaiche italiane, Alessandro Cremonesi. ''Il sistema europeo del fotovoltaico sta subendo un'arrogante azione da parte dei produttori cinesi che stanno esportando in Europa pannelli a un prezzo che puo' essere di 100 volte inferiore a quello di mercato'', ha accusato durante una conferenza stampa Cristiana Muscardini, eurodeputata di Fli e vicepresidente della Commissione commercio internazionale del Parlamento Ue. Con la Muscardini anche Roberta Angelilli, Pdl, Niccolo' Rinaldi, Idv, e Patrizia Toia, Pd. ''Nel 2011 ha ricordato Cremonesi l'Europa ha prodotto l'80% del mercato mondiale, ma l'80% dei componenti veniva dalla Cina, non hanno un mercato interno ma tramite sovvenzioni e procedure commerciali illegali hanno creato una sovracapacita' fuori controllo. Le 5 maggiori imprese cinesi perdono 3 miliardi di dollari all'anno ma vanno avanti'', sottolinea ancora Cremonesi, mentre ''il 50% delle societa' europee chiude''. Il 6 giugno la Commissione Ue ha lanciato dei dazi temporanei dell'11,6% sui pannelli cinesi che, in caso di mancato accordo con Pechino, verranno portati in agosto al 47,8%. Per ora la Cina ha reagito prendendo di mira il vino europeo e promesso rappresaglie anche sulle auto di grossa cilindrata e la chimica.
''I dazi provvisori riusciranno a mettere al sicuro 25 mila posti di lavoro'', ha affermato Angelilli, ''ma la Commissione deve andare oltre l'intervento tampone e configurare un'azione strategica di ampio respiro''.
(ANSA)
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