Una delle piu' grandi e inquinanti centrali a carbone in Australia trasformera' parte delle emissioni in carburante avio e diesel, riducendo i gas serra e producendo introiti. Il processo, primo del genere al mondo, cattura le emissioni nel sito e le pompa in cisterne sigillate stipate di alghe, che potranno poi essere raccolte e convertite in biocarburante.
Il progetto, del costo pari a circa 100 milioni di euro, e' in via di attuazione nella centrale di Muswellbrook nella valle del fiume Hunter a nord di Sydney ed e' finanziato dai governi federale e del Nuovo Galles del sud. Nella prima fase le emissioni dalle ciminiere della centrale saranno pompate in 400 cisterne grandi quanto container, per stimolare la crescita artificiale di alghe. Si produce cosi' una forma di olio vegetale che puo' essere convertito in carburante.
Secondo le stime, il progetto potra' catturare inizialmente circa 270 mila tonnellate di CO2 l'anno, che potranno aumentare fino a 1,3 milioni di tonnellate l'anno. Quantita' notevoli in se', che pero' faranno poca differenza alle emissioni della centrale, che arrivano a 19 milioni di tonnellate di CO2 l'anno.
Nessun commento:
Posta un commento