Voto rinviato. Berlino cerca alleati: contrarie Italia e Francia
La
Germania ha ottenuto ieri durante il Consiglio Ue il rinvio del voto
sulle modalità di riduzione delle emissioni di CO2 da parte delle nuove
vetture prodotte nell'Unione Europea. Berlino cerca adesso nuovi alleati
per modificare l'intesa originaria, che prevedeva un limite medio di 95
grammi di CO2 emessi per ogni chilometro, contro gli attuali 130, a
partire dal 2020. La cancelliera tedesca Angela Merkel ha contattato
personalmente il capo del governo irlandese Enda Kenny e numerosi altri
dirigenti per ottenere il rinvio del voto.
L'Irlanda assicura la presidenza semestrale dell'Ue fino al 30 giugno. Il dossier, dunque, passerà ora nelle mani della presidenza lituana, che entrerà in carica il prossimo primo luglio.
Spinta dalle lobby automobilistiche tedesche, la Germania starebbe cercando di portare dalla sua parte la Spagna, la Croazia e la Bulgaria, attarverso concesisoni in altri ambiti. Berlino può già contare sul tradizionale sostegno di Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria. Ma la tattica tedesca, secondo quanto si è appreso, avrebbe fatto infuriare alcuni paesi europei favorevoli all'applicazione dell'accordo. Italia, Francia e Danimarca, tra gli altri, avrebbero provato a mettere a punto una contro-strategia, attualmente senza successo. Fonti diplomatiche hanno spiegato che, alla Fine, la Francia ha deciso di interrompere ogni tipo di discussione a tal proposito con i tedeschi. L'argomento, secondo quanto si è appreso, potrebbe esser affrontato solo dopo le prossime elezioni tedesche.
(TMNews)
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